Pregliasco: contro le varianti una terza dose di vaccino
Potrebbe essere necessaria una terza dose di vaccino per stare al sicuro. Contro il rischio che alcune varianti di Sars-Cov-2 compromettano l’efficacia dei vaccini anti-Covid oggi disponibili, «bisognerà a questo punto immaginare nel prossimo futuro una dose di richiamo. Un pò come si fa con l’influenza», contro cui ci si protegge ogni anno perché le caratteristiche dei virus responsabili si modificano nel tempo. Lo spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, dopo i dati preliminari secondo cui il siero prodotto da AstraZeneca sarebbe scarsamente efficace contro la variante sudafricana del nuovo coronavirus, almeno nelle formi lievi e moderate di infezione.
I vaccini ci sono ma mancano i medici
«La possibilità di una terza dose di richiamo andrà valutata di sicuro per questo vaccino - ritiene l’esperto - ma penso andrà pensata eventualmente anche per gli altri». Quanto alla sospensione annunciata dal Sudafrica, che stopperà temporaneamente l’impiego del vaccino AstraZeneca, in Italia in questo momento abbiamo solo un caso segnalato di varante sudafricana. Ma per avere un quadro più completo «è fondamentale il monitoraggio delle varianti e il sequenziamento genetico» dei campioni virali. «Un punto su cui assolutamente in Italia dovremmo lavorare di più», ribadisce il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano.
Nessuna risposta su vaccini e siringhe. Arcuri ha altro da fare