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Non è L'Arena, scontro tra Luigi De Magistris e Clemente Mastella: "Lei peggior ministro". "Sei un farabutto"

Giada Oricchio
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Il caso Palamara sul sistema che decideva le nomine gradite e sgradite all’interno della magistratura è la miccia che fa esplodere la rissa a distanza tra il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e il sindaco di Benevento Clemente Mastella a "Non è L'Arena", nella puntata di domenica 7 febbraio. De Magistris aveva spiegato che quando si era imbattuto nei reati dei colletti bianchi e in Mastella era stato fermato con tanto di pressioni dal’allora Presidente della Repubblica e dal Consiglio Superiore della Magistratura.

La ricostruzione dei fatti manda su tutte le furie Mastella che chiama in diretta Massimo Giletti e interviene: “Ho ascoltato le farneticanti affermazioni del dottor De Magistris sulla mia persona, mentre Palamara trascura di dire che quando andò a Napoli si trovò nel fan club di De Magistris contro di me. Io sono stato perseguitato dal De Magistris fan club. Però guarda caso successivamente è stato confermato che il 99% delle inchieste di De Magistris sono abortite per la sua incapacità di investigare con le norme che lui aveva messo da parte. Prego la Corte di Appello di Roma di intervenire perché in seguito a mia segnalazione De Magistris mi deve dare un risarcimento, bisogna quantificarlo. Dica ai telespettatori quando mi darà i soldi che ha stabilito la Corte di Cassazione ha stabilito per me. Dica se è vero o no, lo dica ai telespettatori. Altra cosa: non dice che lui ha utilizzato la prescrizione, è stato condannato per abuso dei tabulati telefonici miei e del Presidente del Consiglio, ma è stato salvato per la prescrizione”.

Luigi De Magistris non ci sta e ribatte: “Falso. Ho subito già troppi danni e non posso sentire le bugie di Mastella in diretta. Io parlo solo se non mi interrompe, io so qual è il giochetto di questi politicanti. Ma le sembra una cosa seria Giletti?”.

Il confronto a distanza si infiamma e volano insulti. Clemente Mastella urla: “Farabutto, farabutto. Lei ha fatto il politicante e ne esce in modo ignominioso da Napoli”, “Mastella lei è un bugiardo, è storicamente un bugiardo, passa alla storia come il peggior Ministro della storia della Repubblica, lei è un bugiardo. E’ un bugiardo storico. Lei e altri avete commesso attentato alla Costituzione. Io sono stato assolto dalla Corte di Appello non per prescrizione, ed è grave che lo affermi, ma perché il fatto non costituisce reato, falso che il 98% dei miei procedimenti siano andati male, il mio curriculum era quello di uno dei migliori magistrati, poi guarda caso mi sono imbattuto in Mastella e in alcuni reati su cui stavo indagando e proprio Mastella insieme al Presidente della Repubblica, al CSM, ad alcune correnti e al Procuratore della Repubblica mi hanno fermato. Mastella ha paura della verità e mi interrompe”.

 

 

 

 

Le voci si sovrappongono e Massimo Giletti è costretto ad abbassare l’audio a Mastella per far concludere De Magistris: “Io continuo a difendermi per essermi messo contro il sistema criminale che mi ha fermato. Ero uno dei migliori magistrati fin quando non mi sono imbattuto nei reati dei colletti bianchi. Se Mastella o altri mi addebitano l’esito dei processi che mi hanno tolto è come se te addebiti la costruzione di una casa a un architetto a cui poi è stata tolta la casa”.

L’ultima parola va a Mastella: “De Magistris lei è ignobile. E’ un farabutto, se io sono un bugiardo, lei è un farabutto. Dare impressione che io fossi coinvolto nella guerra tra Procure è falso, non ero più Ministro, è una visione falsa. Confermo che la maggior parte delle sue indagini sono finite in vacca perché investigava in malo modo. Domenica prossima, Giletti deve dire se è vero o no che la Corte di Cassazione ha stabilito un risarcimento per me e la Corte di Appello deve quantificare. De Magistris, lei non dice la verità, non mi faccia ridere. Farabutto”.

 

 

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