Coppia scomparsa a Bolzano, ritrovamento nell'Adige: "E' Laura Perselli"
A due mesi dalla scomparsa dei coniugi di Bolzano Peter Neumair e la moglie Laura Perselli, insegnanti in pensione rispettivamente di 63 anni e 68, un corpo è stato ripescato nell'Adige tra gli abitati di San Floriano e Laghetti, a Sud del capoluogo altoatesino. E si tratterebbe proprio del cadavere di una donna. Il giallo del caso che ha sconvolto tutta la città sembrerebbe vicino a una svolta: il figlio della coppia, Benno Neumair, è già stato arrestato il 30 gennaio scorso con l’accusa di omicidio.
Benno Neumair, 30 anni, appassionato di fitness e insegnante in una scuola di lingua tedesca in città, era stato fermato su ordine della procura della Repubblica con le accuse di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori. Secondo l'accusa, il giovane avrebbe ammazzato i due nell'appartamento vicino a quello in cui vivevano, una palazzina signorile al civico 22 di via Castel Roncolo e, quindi, avrebbe messo i cadaveri sull'auto di famiglia, una Volvo V70, e poi li avrebbe gettati nell'Adige. Ma dal fiume nessuno dei due corpi era ancora emerso. Dopo il delitto, stando all'ipotesi della procura, l'uomo avrebbe passato la notte a casa di un'amica. Il movente sarebbe di natura economica, mentre i rapporti in famiglia vengono descritti come tesi da un po' di tempo.
Poi a 25 giorni dalla scomparsa dei genitori, intorno alle 2 della notte fra giovedì e venerdì, Benno Neumair si sarebbe costituito spontaneamente accompagnato dai legali e avrebbe deciso di mettersi a disposizione degli inquirenti, ma senza confessare.
La procura è arrivata al fermo del figlio della coppia "dopo alcuni recenti elementi acquisiti nel corso delle indagini", si legge in una nota. Ad imprimere un'accelerata, a quanto filtra, i risultati delle analisi scientifiche a cura dei Ris sui reperti acquisiti nei giorni scorsi. Fra questi, anche i vestiti che il giovane finito sotto accusa indossava e che la donna con cui ha trascorso la notte, indagata per favoreggiamento, ha messo in lavatrice prima di darli agli investigatori. Succede dopo che le indagini condotte dai carabinieri di Bolzano e dal Ris hanno portato alla scoperta, venerdì della settimana scorsa, a tracce di sangue sul ponte di Vadena, riconducibili al padre di Benno Neumair.