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Tre regioni in zona rosso scuro. Cosa rischiano con le regole Ue

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Tre regioni e una provincia autonomia diventano zona "rosso scuro". Il Veneto, il Friuli Venezia-Giulia, l’Emilia Romagna e la provincia autonoma di Bolzano rischiano di passare nella fascia più attenzionata dell'Unione europea, che comporta l’obbligo di test e quarantena per viaggiare nell’Unione, come spiegato dal commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, in conferenza stampa.

Per passare alla zona rosso scuro occorre aver segnalato 500 contagi ogni 100mila abitanti. Ed è questo il caso delle tre regioni e di Bolzano che secondo i dati dell’Ecdc, datati 17 gennaio, e calcolati su 14 giorni, hanno superato la soglia. Se i dati venissero confermati quindi, le aree passerebbero nella nuova zona ad alto rischio individuata dall’Ue.

 

Respinge l'ipotesi  la Regione Veneto "che non rischia la zona rosso scuro, anzi, è molto sotto i parametri, siamo a quota 201. Quei dati sono superati", dicono fonti regionali alle agenzie.

 Su quella mappa, per l’Italia sono in rosso scuro Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Bolzano, oltre a gran parte della Spagna, l’intero Portogallo, l’intera Irlanda, tutti e tre i Paesi baltici, parti della Germania, della Francia, la Repubblica Ceca, il sud della Svezia, tra l’altro. Secondo la raccomandazione annunciata oggi dalla Commissione, che mira a contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, per chi proviene da una regione rosso scuro, gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un test prima dell’arrivo e passare un periodo di quarantena. 

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