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"Drogata e stuprata", Asia Argento accusa il regista Rob Cohen

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Asia Argento accusa un altro pezzo grosso di Hollywood. "Mi ha drogata e violentata"; dice l'attrice in una intervista al Corriere della sera in cui accusa Rob Cohen, regista di film di successo come Fast and Furious e Miami Vice. Un altro "orco" dopo Henry Weinstein emerge dal racconto della figlia di Dario Argento. 

"Successe nel 2002 mentre giravamo xXx. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la cosiddetta droga dello stupro che fa abbassare le difese a chi la assume, ndr), ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto (...). È la prima volta che parlo di Cohen", dice la Argento anticipando temi e contenuti del suo libro autobiografico "Anatomia di un cuore selvaggio". "È la verità. La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre”, dice l'attrice. "Io avevo rimosso lo stupro. Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America, nel 2002, non avevo ancora iniziato il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte. Non avevo nessuno negli Stati Uniti, ero sola. Mi sentivo forte del fatto che avevo già girato Scarlet Diva in cui lui doveva essersi riconosciuto. Non sapevo che aveva fatto lo stesso a tante altre", dice l'attrice che accusa anche la madre di averla picchiata. "Da ragazzina pensavo che non avrei mai avuto figli per questo. E invece sono riuscita a spezzare l'incantesimo".

Su Anthony Bourdain "lo definirei l’amore della maturità. Era entrato nella mia vita in punta di piedi, aveva subito fatto amicizia con i miei figli... Trascorrevamo tanto tempo tutti insieme. Preparava per noi delle cose incredibili, quando c’era lui venivano a casa anche mia madre e mio padre, mia sorella e Angelica. Lo amavano tutti, nella mia famiglia. Era un uomo generosissimo". E poi svela: "Gli parlo sempre. Per un periodo lo facevo con rammarico: “Sono così sola ora, ma perché te ne sei dovuto andare?”. Ultimamente sto cucinando tantissimo con mio figlio e ad Anthony racconto le cose belle. Il lutto è una cosa che non sai mai quanto dura o che forma prende, tutto sta nell’arrivare all’accettazione".

La Argento parla anche di Morgan: "A lui non hanno tolto la casa "per me". A me non è venuta una lira, hanno solo rimborsato l'avvocato con cinquemila euro. La casa gliel'hanno tolta perché non pagava le tasse, aveva debiti e i soldi sono andati a queste persone. Mi è dispiaciuto per lui, però pure a mio padre negli Anni 80 successe che un commercialista non pagò le sue tasse e gli tolsero non una, ben due case: si rimboccò le maniche".

 

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