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Europa terrorizzata dalle varianti del virus: "Usate la mascherina FFP2"

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Le nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, sviluppatesi anche in Paesi che hanno lasciato correre l’agente patogeno, come il Brasile, spaventano l’Europa. La situazione è «seria», spiega un alto funzionario Ue, e i capi di Stato e di governo dell’Ue ne parleranno domani sera, a partire dalle 18, nella nona videoconferenza sulla Covid-19 dall’inizio ufficiale della pandemia sul territorio europeo, ormai undici mesi fa.

I leader faranno il punto, dopo le vacanze di Natale, sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive introdotte dagli Stati membri per contenerli. Una parte della videoconferenza sarà dedicata a sottolineare la «serietà» della situazione con particolare riferimento alle «nuove varianti» del Sars-CoV-2, sia quella britannica che quella sudafricana, come pure quella brasiliana. Tutte e tre preoccupano, per la loro maggiore contagiosità (nell’ordine del 50-70% in più secondo la Commissione, tanto che cominciano a circolare raccomandazioni di utilizzare mascherine altamente protettive, come le Ffp2), ma soprattutto per il timore che qualcuna possa presentare mutazioni tali da sfuggire ai vaccini sviluppati. Non ci sono prove che così sia, ma con il Sars-CoV-2 non si sa mai e l’Ue si prepara in vista di eventuali brutte sorprese.

I vaccini possono comunque essere modificati in caso di necessità, tanto che ieri la Commissione ha invitato nero su bianco l’Ema e le case farmaceutiche che sviluppano i vaccini a prepararsi a questa eventualità. La Commissione ha anche sottolineato l’importanza di aumentare la capacità di sequenziare i campioni virali provenienti dai test con esito positivo, per tracciare la diffusione delle varianti. La variante britannica sarà «una parte importante della discussione» di domani, osserva la fonte Ue, e l’Irlanda costituisce un «caso interessante», per così dire.

Dublino, dopo aver ottenuto ottimi risultati in novembre-dicembre contro la diffusione del Sars-CoV-2, ha riaperto probabilmente con troppa velocità, cosa che, insieme all’arrivo della variante britannica, molto più contagiosa, ha prodotto un fortissimo aumento dei casi. «Penso che tutti i leader possano beneficiare dell’esperienza irlandese», dice il funzionario. La variante britannica è già arrivata sul Continente, ma vanno contenute, per evitare che, diffondendosi, sovraccarichino sistemi sanitari che sono già sotto stress.

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