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I social stoppano QAnon e pro-Trump. Twitter sospende 70mila account, Facebook blocca chi inneggia al "furto"

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I social network staccano la spina dei sostenitori più estremisti di Donald Trump, complottisti e chi contesta la vittoria di Joe Biden delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.  Twitter ha annunciato di aver «sospeso permanentemente» 70.000 account affiliati al movimento pro-Trump QAnon da venerdì, per impedire loro di utilizzare il social network «per scopi violenti, come per rivolte a Washington la scorsa settimana». La piattaforma ha intrapreso un’epurazione iniziata venerdì con il blocco definitivo dell’account del presidente americano, accusato di aver «incoraggiato i suoi sostenitori a interrompere la certificazione della vittoria del democratico Joe Biden da parte del Congresso».

Nel frattempo Facebook blocca i contenuti che contengono lo slogan di Donald Trump «Stop the Steal», «fermate il furto», intonato anche dagli assalitori a Capitol Hill lo scorso 6 febbraio. Lo annuncia il social media con un post. Facebook ricorda di aver già bloccato due mesi fa il gruppo «Stop the Steal» che aveva oltre 300.000 follower e divulgava disinformazione. La società di Mark Zuckerberg, come Twitter, ha sospeso l’account di Trump dopo le violenze a Capitol Hill. Il blocco dell’account Twitter di Trump è permanente mentre quello di Facebook durerà fino all’inaugurazione di Joe Biden.

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