MODERNA E PFIZER NON BASTANO
Ricciardi sicuro: "Vaccinazione di massa a febbraio con AstraZeneca"
«Moderna ci dà una quantità di dosi di vaccino inferiore rispetto a Pfizer. Ma tutto quello che viene è benvenuto per migliorare l’offerta vaccinale. Confidiamo che arrivi, a febbraio, AstraZeneca e questo ci consentirà di fare una vera campagna vaccinale di massa». Così all’Adnkronos Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, commentando l’arrivo delle prime dosi del vaccino Moderna.
Sono arrivate in Italia nella notte, a bordo di un furgone partito dal Belgio, le prime 47mila dosi. Il carico è stato consegnato in mattinata all’Istituto superiore di sanità, a Roma e di lì partirà, domani, la distribuzione nel Paese, dando priorità alle Regioni che hanno il maggior numero di over 80 tra i residenti.
Soddisfatto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro che commenta: «Appena un anno fa questo virus era sostanzialmente sconosciuto, e ora abbiamo già due vaccini approvati, con la prospettiva a breve che se ne aggiungano altri, un traguardo impensabile frutto di uno sforzo senza precedenti nella storia». La «sfida epocale» che aspetta l’Italia è «quella di portare il vaccino a tutti i cittadini», aggiunge.
Gli fa eco il commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri che saluta la «bella notizia» dell’arrivo del nuovo vaccino e, in attesa che ne vengano autorizzati altri, avverte: «La strada per arrivare all’immunità di gregge è ancora lunga e impone a tutti di non abbassare la guardia sulle misure di contenimento del virus».
Il vaccino di Moderna è stoccato in scatole contenenti 10 fiale, ed ogni fiala multi-dose contiene 10 dosi da 0,5 ml. I lotti devono essere trasportati e conservati a una temperatura compresa tra -25° C e -15° C per un massimo di 7 mesi in base alla scadenza riportata sul farmaco e, dopo lo scongelamento, il vaccino può essere mantenuto tra 2°C e 8 °C per 30 giorni. La temperatura di conservazione è la caratteristica che più lo differenzia dal vaccino Pfizer, ma non è l’unica: Moderna è consigliato sopra i 18 anni, Pfizer dai 16 in su. Inoltre il primo prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di 21. L’immunità si considera pienamente acquisita a partire da due settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una come nel caso di Pfizer.
Grazie alla conservazione, a temperature più alte rispetto ai -80 gradi di Pfizer, la distribuzione di Moderna sarà più semplice e a regime verrà gestita direttamente dal hub di Pratica di Mare, dove il medicinale sarà stoccato e da dove verrà trasportato in tutte le Regioni. Nelle istruzioni si precisa che «individui che hanno ricevuto una dose del vaccino Covid-19 mRNA Moderna devono riceverne una seconda dose per completare la serie di vaccinazioni». Non ci sono dati disponibili sull’intercambiabilità del vaccino Covid-19 mRNA Moderna con altri sieri e, anche per questo, allo scopo di assicurare la tracciabilità del vaccino, per ogni somministrazione effettuata viene registrato nome del paziente, denominazione del medicinale, numero di lotto del farmaco somministrato