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Piano vaccini, Bassetti gela il governo. Che bordata sulle siringhe di Arcuri

Giada Oricchio
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Nella diretta di Non è l’Arena, domenica 10 gennaio su La7, Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino, spiega i numeri della campagna vaccinale: “Le dosi arrivate finora sono cosmetiche. Le siringhe luer lock? Bastavano quelle normali da 1ml”.

Massimo Giletti ospita il dottor Matteo Bassetti per chiedergli lumi sui dati delle vaccinazioni contro il Covid-19: Umbria e Campania si sono comportate in maniera virtuosa, mentre Lombardia e P.A. Bolzano risultano fanalino di coda, ma l’infettivologo, in collegamento da Genova, scatta: “Non è una gara a chi fa meglio. C’è un quantitativo di vaccini a disposizione delle Regioni, se uno li fa tutti oggi e poi sta fermo 5 giorni è sbagliato quanto quello che li fa in maniera più regolare entro un periodo stabilito. Le code che ho visto in Campania non sono corrette. Il problema non sono le vaccinazioni oggi, ma sapere quante dosi arriveranno nei prossimi giorni. Queste sono dosi cosmetiche, saranno le dosi delle prossime settimane, quelle per le fasce più deboli, a dirci se passeremo una primavera relativamente tranquilla”.

 

Sullo scandalo delle più costose siringhe luer lock, volute dal commissario Arcuri per rispondere alle indicazioni di Pfizer (in realtà l’azienda ha scritto che non sono vincolanti, nda) per iniettare il vaccino, Bassetti chiarisce: “E’ un problema che si è voluto creare e invece noi dobbiamo semplificare una materia che già di per sé è complicata. Bastava dire che dovevamo rifornirci di siringhe da 1 ml, si sapeva che il vaccino sarebbe stato inoculato con quelle, le luer lock non sono indispensabili. Ma secondo me, le Regioni devono muoversi in indipendenza, altrimenti ci troveremo a giugno con pochi vaccinati. Oggi c’è il problema delle siringhe, poi chi le fa, poi i luoghi, poi portare le persone a fare le vaccinazioni, ma si immagina la vaccinazione nei piccolo paese? Cerchiamo di semplificare perché se a giugno non raggiungessimo l’obiettivo sarebbe gravissimo. Lo scandalo dei parenti a Modena e Scicli che si vaccinano? Non è consentito. I parenti non devono andare, dobbiamo organizzarci con i riservisti, anzi con la riserva della riserva seguendo dei criteri logici. E’ importante soprattutto in questo momento perché il vaccino una volta scongelato deve essere utilizzato, non può essere ricongelato ma nemmeno buttato via. Dobbiamo pensare a quando andremo sui grandi numeri e organizzarsi per tempo. Questa fase è un esercizio per quello che avverrà a febbraio quando sapremo quante dosi avremo davvero”.

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