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"Peggioramento generale". Brusaferro, doccia fredda sulla pandemia: speriamo di superarla nel 2021

"Si osserva un peggioramento generale nel Paese, l’incidenza  torna a crescere e aumenta l’impatto sui servizi assistenziali i dati portano tre regioni con livello Rt sopra a 1 e altre lo sfiorano, praticamente la gran parte delle regioni ci si avvicina". Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, aggiorna sui dati nel corso della conferenza stampa sul monitoraggio della pandemia.

Le tante Regioni con tasso di contagio vicino o sopra 1 rappresentano "un elemento di grande attenzione, che deve spingersi alla massima attenzione delle norme da adottare. In questa fase è molto importante evitare che questo segnale ci consenta di controllare una ricrescita o evitare la ricrescita. In questa fase è molto importante con misure adeguate che questo avvenga", ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.  La curva dei contagi "ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana", ha detto ancora Brusaferro. 

"Speriamo che questo sia l’anno che ci consente di superare la pandemia", ha affermato il presidente dell’ISS che ha spiegato: "Iniziamo una fase con due binari: quello positivo della vaccinazione, che sta procedendo rapidamente. Dall’altra parte però sappiamo che ci sarà un periodo di qualche mese dove la circolazione del virus può continuare, e per contenerla servono misure di restrizione. Da qualche settimana abbiamo segnalato questo rischio di controtendenza, e questo è già avvenuto in altri Paesi".

 

Sotto accusa anche il sistema di monitoraggio basato su fasce e colori che deve crescere, ha detto Brusaferro, "e svilupparsi sulla base delle esperienze, anche con nuovi indicatori e nuove soglie, ma le misure adottate la loro funzione l’hanno svolta, ora si tratta di modularle ed applicarle nei diversi contesti, per fare in modo che questa ripartenza possa essere mitigata, controllata".

In sintesi "è molto importante in questa fase far sì che questo segnale" di aumento in controtendenza, "che potremo analizzare meglio la prossima settimana, rimanga solo un segnale sporadico, bisogna fare in modo che la curva rimanga stabile, è molto importante evitare una ricrescita con misure adeguate". "Anche con scelte a livello di amministrazioni regionali - ha ricordato - che possono rinforzare le misure laddove ritengano ci siano le condizioni". 

 

Sono 11 le regioni italiane in cui c’è un rischio "alto" di sovraccarico dei posti letto in area medica ed in terapia intensiva. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza settimanale sull’andamento epidemiologico.  Va ricordato che oggi il ministro della Salute Speranza ha stabilito le nuove zone di rischio  in vigore a partire da domenica 10 gennaio: zona arancione per Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.