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Bomba di Paragone sul vaccino Covid: il governo prepara le liste di proscrizione

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Lo stesso premier Giuseppe Conte nella sua conferenza stampa di fine anno lo ha confermato: il vaccino anti-Covid non sarà obbligatorio. Ufficialmente perché "ti impediscono una vita normale se non lo fai. Ecco la sottigliezza (ricattatoria) che sta vagliando il governo sul fronte vaccino anti-Covid", scrive Gianluigi Paragone sul sui sito ilparagone.it - "Conte continua a ripetere che 'non ci sarà vincolo di obbligatorietà' ma il governo ha già pronta la soluzione: solo chi sceglie di fare il vaccino potrà avere 'una maggiore mobilità'. Come? Attraverso il rilascio di un patentino vaccinale. Il governo lo vede come un compromesso tra chi all’interno della maggioranza e del Cts preme per l’obbligatorietà e chi no. Ma a farne le spese saranno comunque gli italiani".

“Ci sono proposte per una valutazione per una maggiore mobilità per chi fa il vaccino, non abbiamo deciso nulla”, le parole di Conte. "E subito torna alla mente quel post di Di Maio in cui diceva che il governo 'permette' ai cittadini… Siamo sull’orlo di una crisi della democrazia, ma tutti fanno finta di niente", scrive Paragone.

 

L'idea, ricorda l'ex grillino, "è quella di una sorta di patentino digitale dell’immunizzazione. Un certificato da avere sempre con sé che permetterebbe di accedere ad hotel, palestre, piscine, cinema, teatri, voli aerei. Vale a dire a tutte quelle attività ritenute non essenziali che sono state oggetto di chiusura o fortissime limitazioni”. Ma il progetto è in piedi da mesi. "'Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto' aveva spiegato 'candidamente' il commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri il 18 novembre scorso", ricorda Paragone che conclude: "Torniamo alle liste di proscrizione". 

 

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