che mazzata

Il buon anno dei virologi agli italiani. Pregliasco: la terza ondata è certa, stop a cene e ritrovi per tutto il 2021

Gli italiani sono barricati in casa per le feste ma potrebbe essere tutto inutile o quantomeno insufficiente: la terza ondata del Covid è sicura e rischia di essere "un'ondona". Servono misure più restrittive. Lo dice Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università statale di Milano, in un'intervista a La Stampa in cui spiega che "l’anno nuovo non promette bene. I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata". L'unica è sperare che"non sia un’ondona", osserva Pregliasco, anche se "gli ultimi dati dimostrano la stanchezza del lockdown, ma ora la curva rallenta troppo lentamente per cui è urgente intervenire con nuove misure".

Ma la situazione non è omogenea in tutta Italia, le Regioni potrebbero protestare perché presentano situazioni diverse. "Sì, in effetti hanno dei percorsi particolari. La Lombardia, piegata nel primo giro, ora presenta una certa resistenza, mentre il Veneto incontra nuove difficoltà. Bisognerebbe rivedere i 21 parametri che permettono di cambiare colore, perché in alcuni casi si sono dimostrati insufficienti. Non c’è un manuale per il lockdown e bisogna procedere per tentativi, ma sarebbe bene che dopo il 7 (gennaio, ndr) tutte le regioni aderissero a regole più rigorose", dice il virologo che sui vaccini sostiene:  "la diffusione della variante inglese rende indispensabile velocizzare la campagna di vaccinazione".

 

Pertanto la situazione odierna il virologo consiglia che "senza dubbio bisogna continuare in questo modo":  zona rossa prolungata anche dopo il 6 gennaio. Perché, rileva il professore, "il colore rosso è stato necessario perché a dicembre la popolazione non era abbastanza attenta. Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino". Ovvero? "La vaccinazione non darà risultati a breve per cui per diversi mesi, circa fino a fine 2021", prevede Pregliasco. Che circa la riapertura delle scuole dichiara: "Con l’attuale circolazione del virus le scuole sono pericolose sia per quello che vi succede dentro sia per il traffico che innescano, ma ha senso il tentativo di riaprirle parzialmente per valutare nel tempo gli effetti ed eventualmente ricalibrarsi. Anche perché la scuola ha pari dignità rispetto ai servizi essenziali e ai luoghi di lavoro, che fin qui si è cercato di privilegiare sacrificando invece svaghi e turismo".

 

Ci saranno problemi di rifornimento dei vaccini? "Non credo, AstraZeneca mi sembra avanti, per cui l’importante è rodare la macchina statale e farsi trovare pronti. I vaccini arriveranno, fermeranno l’infezione, ridurranno le spese sanitarie e riporteranno i turisti a viaggiare. Il vaccino è sicuro e renderlo obbligatorio sarebbe una sconfitta del buon senso. Io ho già preso la prima dose per dimostrare che faccio quello che dico", dichiara Pregliasco che prevede un 2021 nero, tutti in zona rossa rossa permanente fino a che gli effetti del vaccino diventino permanenti.