tutti in lockdown

Santo Stefano in zona rossa. Cosa si può fare con l'autocertificazione

Giorno di Santo Stefano in zona rossa per tutti. Fino a domani restano chiusi negozi e attività commerciali eccezion fatta per farmacie, alimentari e beni di primissima necessità. Spostamenti permessi solo per "comprovate esigenze" e per andare, in non più di due persone, eccezion fatta per minori di 14 anni e disabili, in visita in casa di un parente o un amico. Il "lockdown" in versione soft pensato per il Natale-Covid sarà in vigore fino al 27 dicembre, poi una pausa in fascia "arancione" nei giorni 28, 29 e 30, e si torna zona rossa dal 31 dicembre al 3 gennaio. Le misure torneranno ad alleggerirsi il 4, per chiudere ancora in "rosso" il 5 e 6 gennaio. Per tutto il periodo natalizio è confermato il divieto di spostamenti dopo le 22. Rafforzati i controlli del Viminale con 70mila agenti impegnati nei controlli.

 

 

Cosa è consentito e cosa non lo è nel giorno di Santo Stefano. Il 26 dicembre è vietato qualsiasi spostamento se non per comprovate esigenze di lavoro, necessità e salute, fatto salvo per la deroga inserita nel provvedimento che consente, prima delle 22, lo spostamento per due persone verso una sola abitazione per una volta al giorno, all’interno della propria Regione (consentita quindi anche la mobilità tra comuni). È possibile inoltre raggiungere le seconde case all’interno però del solo territorio regionale. Bar e ristoranti resteranno chiusi al pubblico, con la sola possibilità dell’asporto. Aperti, invece, tra gli altri, gli alimentari (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari), i tabaccai, le farmacie, parrucchieri e barbieri, negozi di vendita al dettaglio. Nessun cambiamento per chi vuole andare a messa o visitare luoghi di culto nei giorni "rossi": basta avere con sé l’autocertificazione e per la partecipazione a una celebrazione «dovranno ragionevolmente essere individuati» i luoghi di culto «fra quelli più vicini».