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Il Fatto di Travaglio intervista Guariniello per sostenere il licenziamento di chi non si vaccina contro il Covid

Francesco Storace
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Comincia la campagna più odiosa, e in maniera davvero pesante. E’, al solito, il Fatto quotidiano a farsene promotore: l’obbligo di vaccinazione anti Covid, per mettere al bando chi ha dubbi. La minaccia è quella del licenziamento e la lancia il magistrato Raffaele Guariniello, partendo dalla possibilità di allontanare il lavoratore da dove esercita le sue mansioni.

È una proposta davvero incredibile, che si accompagna ad un dibattito strampalato che si sta sviluppando in maniera abbastanza feroce da qualche settimana a questa parte. Anche sostenendo in maniera sballata che se sei “negazionista” – per esserlo basta manifestare dubbi… - per non ricorrere alle cure del servizio sanitario nazionale.

Come se chi critica non pagasse le tasse per mantenere la sanità. Come se chi fuma non potesse essere curato se dovesse incorrere in  conseguenze negative sulla propria salute. E’ una campagna dal sapore liberticida quella di cui si fa promotore il giornale di Marco Travaglio. Tende a introdurre la verità di regime nella società, e con essa il divieto di esporre opinioni differenti.

Del resto, Il Fatto Quotidiano è il giornale che esalta i Dpcm di Giuseppe Conte, che per più di qualcuno sono manifestatamente incostituzionali. Ma la vocazione manettara di Travaglio è irrefrenabile e non si placa neppure di fronte ad una tragedia rispetto alla quale è semmai il governo – e non certo il popolo – a dover rispondere di atti palesemente contrastanti con la Carta.
 

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