pioggia di proteste
Gran Bretagna, spunta il piano del governo per gli italiani bloccati in aeroporto: "Voli speciali"
Voli speciali per il rientro dei connazionali rimasti bloccati in Gran Bretagna, ma esclusivamente per i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. E' quanto prevede il piano messo a punto dal governo dopo che il Dpcm di domenica scorsa ha sospeso tutti i voli dal Regno Unito fino al prossimo 6 gennaio. Lo stop si è reso necessario in seguito all'esponenziale aumento dei casi registrato in Inghilterra causato dalla variante del coronavirus, più infettiva ma probabilmente non più pericolosa del Covid-19.
A studiare tempi e modalità del piano di rientro sono in primis i Ministeri degli Esteri, dei Trasporti e della Salute, finiti soprattutto sui social nel mirino di centinaia di italiani rimasti improvvisamente a terra a Londra e nel resto dell'Inghilterra. Su Facebook, ad esempio, è stata aperta la pagina dal nome "Azione collettiva italiani bloccati in Gran Bretagna" con circa mille iscritti con l'intento di creare un "gruppo di azione collettiva per le migliaia di italiani bloccati nel Regno Unito in seguito al provvedimento anticostituzionale firmato il 20/12/2020 da Luigi Di Maio e Roberto Speranza".
Tra i vari messaggi postati on-line si legge di tutto: proteste, richieste d'aiuto e informazioni, ma anche iniziative da attuare per far sentire la voce di chi all'improvviso si è ritrovato con un biglietto aereo inutile tra le mani. "Proporrei un sit-in pacifico e silenzioso sotto al consolato italiano. Il fatto è che qui a Londra siamo un fiume infinito di italiani e meritiamo davvero attenzione e rispetto" si sottolinea. Le ultime notizie provenienti dall'Italia, però, aprono uno spiraglio: "Spero almeno che riescano a fare questi voli di rimpatrio il prima possibile".
Desiderio che l'esecutivo ha intenzione di esaudire a stretto giro. "Ci stiamo organizzando" fa sapere il ministro degli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. "I tempi? È una questione di ore - sottolinea - è giusto che tutti abbiano una risposta in tempo reale. Non c'è solo chi vive a Londra, anche chi è andato per lavoro deve essere messo in condizione di tornare". E quindi, nel corso di una riunione alla Farnesina, e dopo una consultazione con i ministeri della Salute e dei Trasporti, è stato discusso il piano per il rientro dei cittadini residenti in Italia o per coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Ovviamente le misure da rispettare per chi si imbarcherà saranno ancor più strette, ovvero il tampone prima e dopo essere partiti, e comunque sarà obbligatorio fare la quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. Le misure restrittive non riguarderanno le merci.