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Morti di Coronavirus, la frase choc del confindustriale Domenico Guzzini scatena una bufera

Tommaso Carta
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Prima la frase choc sulle vittime della pandemia. Poi le scuse, evidentemente sentite. In mezzo però una bufera politica che dilaga sui social, con chiusura di pagina Facebook annessa. Il protagonista del caso è Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, che durante l'evento offline «Made for Italy per la moda» di lunedì si lascia andare a una riflessione decisamente infelice: «Ci aspetta un Natale molto magro, penso che le persone siano un po' stanche dique sta situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori. Anche se qualcuno morirà pazienza, ma così diventa una situazione impossibile, impossibile per tutti». Parole inaccettabili in un Paese che finora conta quasi 66mi1a morti per Coronavi rus; sui social è una pioggia di critiche e la pagina degli indu striali marchigiani su Face book è costretta a scegliere l'oscuramento. Sul fronte politico Leu parla di classe imprenditoriale «indecente» e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia tuona: «Valutazioni così fanno male. E tanti imprenditori che conosco si saranno già indignati». 

Guzzini, presidente dell'omonimo gruppo che realizza accessori di design per la casa, prova a correre ai ripari e poco dopo l'esplodere del ca sofa mea culpa: «Sinceramente chiedo scusa a tutti e in particolare alle famiglie toccate dal dramma del Covid, per la frase che ho pronunciato ieri nel corso del Forum Made For Italy». E ancora: «Ho sbagliato nei contenuti e nei modi. Parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione, ho fatto un'affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero né tantomeno quello dell'Associazione che rappresento». Il video dell'evento ha avuto grande eco ieri dopo essere rimbalzato sui social network e Guzzini ribadisce a mente fredda di essere «molto addolorato per la dichiarazione», realizzando «quanto fosse grave e distante da ciò che penso, cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia». «Non ho ancora sentito Domenico Guzzini. Da come lo conosco, mi è sembrato subito strano che avesse detto questa frase. Anche perché quando è scoppiata l'emergenza Covid a marzo è stato uno dei più attivi nell'avviare tutte le misure per mettere in sicurezza i suoi collaboratori. Le scuse credo che siano come minimo doverose, soprattutto in questo momento, in cui ci sono persone malate, che stanno soffrendo, e soprattutto perché sembra che passi il concetto che il profitto viene prima di tutto». Questo il commento affidato all'AdnICronos dal presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni.

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