Alessandro Gassmann insiste: luoghi pubblici vietati a chi non fa il vaccino. Ma poi sul Natale...
Alessandro Gassmann insiste sulla proposta di divieto di accesso nei luoghi pubblici a chi non si sottoporrà al vaccino anti Covid e illustra le sue vacanze di Natale immuni, anche se il racconto presenta qualche dubbio.
Intervistato da Repubblica sul set del suo prossimo film, l'attore e regista, figlio del grande Vittorio, fa sapere che passerà le feste "rispettando le misure di sicurezza. Mantengo le distanze, mi disinfetto le mani trenta volte al giorno. E a chi non rispetta le regole lo faccio notare, con educazione. Perché non sono solo fatti suoi, sono fatti nostri. Ne va della salute di tutti".
Gassmann qualche tempo fa aveva proposto una "patente" per andare sugli autobus, al cinema, nei luoghi chiusi. "Sarò tra i primi a farmi vaccinare e spero che a chi non si vaccina non sia permesso entrare nei negozi, ristoranti, aeroporti. So che scateno un putiferio, ma lo penso sinceramente. Anche con l'arrivo dei vaccini tante persone immunodepresse saranno a rischio, bisogna pensare anche a loro. Non capisco questo sentirsi privati della libertà, ci mettiamo troppo al centro delle cose. Non siamo noi interessanti, lo è il proseguimento della vita civile", dice prima di raccontare come passerà il 24 e il 25 dicembre. "Come negli ultimi quarant' anni, passerò la notte di Natale con mia moglie e mio figlio davanti all'alberello in una casetta in montagna, senza andare sulle piste. Mi mangio un bel piatto di pasta, faccio camminate distanziate... ma ci fa davvero così schifo starcene con i nostri cari?".
Ci mancava l'attore-virologo. Storace straccia la "tessera" di Gassmann
Bel progetto, anche se pare difficile da attuare: secondo i dpcm del governo sono permessi gli spostamenti per turismo esclusivamente con partenza e destinazione in area gialla, e solo se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Non sono permessi spostamenti extraregionali per turismo in Italia tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.
Sul Covid Povia canta e le suona: "Vaccino per forza? Mai"