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Live Non è la d'Urso, la scoperta sconcertante nella cassaforte di Alberto Genovese: "Cos'hanno trovato dentro"

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Spuntano nuove testimonianze contro Alberto Genovese, il mago delle start up, finito in carcere con accuse pesantissime legate alla storia della violenza su una modella 18enne. Nella puntata esplosiva di "Live Non è la D'Urso", in onda domenica 6 dicembre, una testimone di 23 anni ha dichiarato che avrebbe speso 150 mila euro di champagne. Nella sua cassaforte poi sarebbero stati trovati 9mila euro di stupefacenti. Si aggrava quindi la posizione dell'imprenditore in un’inchiesta che si allarga a macchia d’olio.

Alcune persone dell’entourage di Genovese avrebbero anche rivisto la vittima dopo la presunta violenza secondo l'inchiesta di Live. “In un ristorante di Milano s’incontra la vittima e un amico di Genovese. Un pranzo misterioso. Dopo le 13 arriva la ragazza con un amico. Arrivano due persone vicine a Genovese. La discussione si fa accesa. Cosa si saranno detti?”, svela Live nel corso della puntata. “Quel giorno la vittima si rivolge ad un nuovo avvocato. Dopo quel pranzo misterioso l’ex legale della vittima racconta che il rapporto fiduciario è venuto meno”, continua il servizio della d'Urso.

Adesso l'imprenditore è in galera con accuse pesantissime: ad incastrarlo sono state le telecamere della sua casa dove avrebbe stuprato e massacrato la diciottenne per 24 ore di fila. Lì, sulla famigerata "Terrazza sentimento" nell'attico milanese dove sarebbero andate in scena party esagerati che hanno portato ad almeno 13 interventi di polizia e carabinieri, lamentele ed esposti come hanno raccontato nelle ultime settimane i vicini di casa.

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