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Nel Lazio sono finiti i posti Covid. Da oggi sei fortunato se resti in barella

Assegnati gli ultimi 128 letti, negli ospedali è iniziato il "risiko". Zingaretti ne ha promessi 2.397 per lunedì. Parola d'ordine "resistere"

Antonio Sbraga
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Le quattro giornate di Roma. La capitale e il resto del Lazio sono attesi da una 4-giorni di resistenza al Coronavirus senza più posti letto a disposizione. Ieri, infatti, sono stati assegnati gli ultimi 128 letti che erano stati riservati per i degenti-Covid, ora saliti a 2913. Ossia lo stesso numero di posti previsti dalla penultima ordinanza regionale del 22 ottobre. L’ultima, firmata il 5 novembre dal governatore Nicola Zingaretti, destina altri 2397 posti letto, per i quali, però, la stessa ordinanza assicura solo «entro lunedì 16 novembre l’operatività». Fino a lunedì scorso, infatti, Asl e aziende ospedaliere sono state impegnate a stilare «il cronoprogramma per l’attuazione della nuova configurazione», con i vari piani per la trasformazione dei reparti e il trasferimento dei degenti no-covid in altre strutture. Un grande risiko di letti che però richiede diversi giorni per liberare i posti. E già ieri si è visto un primo assaggio delle difficoltà che i bed manager dei vari ospedali avranno sino a fine settimana per reperire nuovi letti disponibili: alle ore 16 già c’erano ben 626 «pazienti in attesa di ricovero o trasferimento» nei Pronto soccorso sovraffollati del Lazio. Con numeri mai visti finora: i tre quarti dei pazienti presenti nel Ps del San Camillo-Forlanini erano in lista per un ricovero (76 su 106). All’ospedale Pertini quasi tutti gli accessi al Pronto soccorso aspettavano un letto: 72 su 85...

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