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Vienna sotto attacco dei terroristi, 4 morti e 15 feriti

Vienna sotto attacco: almeno quattro persone sono state uccise (tra cui l'attentatore) e altre quindici sono rimaste ferite in una serie di attacchi armati, avvenuti intorno alle 20:00, in sei diversi punti nel centro della città. È quello che, per ora, si sa per certo dell’attacco terroristico che è ancora in corso nella capitale austriaca. Le forze dell’ordine danno la caccia a un terrorista ancora in fuga. Fonti dei media non confermate ufficialmente parlano di sette morti. «Non possiamo ancora stabilire una cifra, stiamo ancora cercando di avere una panoramica», ha spiegato all’agenzia austriaca Apa, Daniel Mercher, responsabile dei servizi di emergenza. «È un attacco terroristico e non è ancora finito», ha riferito il ministro Interno, Karl Nehammer. Il ministro, che ha parlato in diretta alla nazione, non ha voluto esprimersi sull’eventualità che ci sia un sequestro in corso, chiedendo comprensione data la gravità della situazione. In azione ci sono le forze speciali Vega e Cobra e l’esercito avrebbe inviato tiratori scelti per mettere in sicurezza gli edifici considerati a rischio e per proteggere le ambasciate.

Ci sono stati spari in diversi punti della città: nella zona Schwedenplatz, vicino dell’hotel Hilton e nel parco cittadino, Stadtphk. I servizi sanitari hanno istituito un punto di emergenza nel centro della città per curare i feriti in base alla loro gravità (tra i feriti anche un agente). All’attacco hanno partecipato, secondo Nehammer, diverse persone pesantemente armate. Il governo ha chiesto alla popolazione di rimanere nelle loro case. Una delle sparatorie è avvenuta intorno alle 20:00 ora locale nella strada dove si trova una delle sinagoghe più importanti di Vienna, dove nel 1981 avvenne un attentato che lasciò due morti: è una delle zone più famose della vita notturna di Vienna, affollata di diverse persone prima che dalla mezzanotte scattino le misure anti-Covid. Una delle sparatorie è avvenuta a Schwedenplatz, vicino alle rive del Danubio, nei pressi dell’imbarcadero, da dove partono le escursioni sia per i turisti che per i cittadini viennesi.

«Stiamo attraversando ore difficili della nostra repubblica. La nostra polizia prenderà misure decise contro gli autori di questo vile attacco terroristico», ha detto il cancelliere, Sebastian Kurz. Il cancelliere ha aggiunto che, affinchè la polizia «possa concentrarsi completamente nella lotta al terrorismo», sarà l’esercito d’ora in poi a rilevare la protezione degli obiettivi considerati sensibili.

Intanto dall’Europa sono arrivate prime reazioni e dichiarazioni di sostegno. «Siamo più forti dell’odio e del terrore», ha assicurato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. «L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani», gli ha fatto eco il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. E il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, ha incalzato: «In tutto il nostro continente siamo uniti contro la violenza e l’odio». Hanno parlato anche il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: «Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea», ha twittato il premier; «l’Europa deve reagire», ha aggiunto Di Maio. Berlino e Madrid sulla stessa lunghezza d’onda: «Non dobbiamo cedere all’odio», ha detto a Berlino il ministero degli Esteri, «L’odio non piegherà la nostra società», ha aggiunto il premier spagnolo, Pedro Sanchez. Ma il presidente francese, Emmanuel Macron, ha messo in guardia:«Questa è la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non cederemo a nulla».

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