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Francia, lo sbarco a Lampedusa e la fuga: ecco come l'attentatore ha raggiunto Nizza

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Era sbarcato a Lampedusa poco più di un mese fa, Brahim Aoussaoui, il 21enne attentatore di Nizza. E dopo aver trascorso 14 giorni a bordo di una nave quarantena era approdato in Italia, facendo perdere le proprie tracce.

Aoussaoui è giunto sulla piccola isola siciliana il 20 settembre, in una domenica di super lavoro per i soccorritori impegnati sul fronte migranti: oltre 30 arrivi in meno di 24 ore, senza considerare i cosiddetti "sbarchi fantasma".

Proprio per la criticità della situazione, in un momento in cui l’hot spot dell’isola era in costante emergenza sovraffollamento, Aoussaoui è stato identificato e immediatamente trasferito con gli altri migranti, sulla nave quarantena Rhapsody, di stanza davanti al porto di Bari.

Dopo le due settimane trascorse a bordo e i controlli di rito, è sbarcato di nuovo, questa volta in Puglia, dove è stato raggiunto da un ‘foglio di via’.

A quel punto se ne sono perse le tracce: era la seconda settimana di ottobre, il cittadino tunisino è fuggito a Nord, ha attraversato il Paese ed è arrivato in Francia dove oggi, a distanza di 40 giorni dal suo approdo in Europa, ha seminato morte e terrore, uccidendo tre persone nella basilica di Notre-Dame a Nizza.

Non è la prima volta che un attentatore attacca l'Europa dopo esser passato per l'Italia: era già successo nel dicembre del 2016, quando il tunisino 37enne Anis Amri, a bordo di un autoarticolato travolse e uccise nel mercatino di Natale di Berlino 12 persone e ne ferì oltre 50.

Sulla vicenda Aoussaoui, il Copasir chiede l'audizione del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, mentre il centrodestra insorge con una bufera di critiche alle quali dà la carica il leader della Lega Matteo Salvini che attacca: "Verme schifoso" e "Lamorgese deve dimettersi".

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