Via al concorso per la scuola, tra proteste e polemiche
Via al maxi concorso nella scuola per il reclutamento di 32mila insegnanti della secondaria di primo e secondo grado. I primi 1.645 candidati dei 64.563 iscritti hanno varcato la soglia di 171 aule selezionate in tutte le province italiane che ospiteranno le prove selettive. Nelle scorse settimane il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva più volte ribadito che questo concorso si sarebbe svolto in sicurezza, candidati dislocati sul territorio, in piccoli gruppi per evitare assembramenti.
Nel Lazio, oggi sono circa una trentina gli istituti coinvolti nella prova per la classe di italiano, storia e geografia per la scuola secondaria di secondo grado. Un calendario articolato che vedrà coinvolte diverse scuole per le diverse classi di concorso. Alcuni sono stati coinvolti oggi, altri come, per esempio, il liceo artistico «Via di Ripetta» a Via Pinturicchio a Roma, inizieranno lunedì. Le convocazioni sono state pubblicate sui siti web degli Uffici Regionali Scolastici e per ogni regione sono decine i file da consultare per scoprire dove e quando presentarsi alla prova. Nonostante però le rassicurazioni e le misure adottate per la sicurezza dei candidati, non si sono arrestate le polemiche politiche: da più parti chiedevano l’annullamento delle prove, per evitare rischi di contagi a fronte di una curva epidemiologica che negli ultimi giorni è tornata a salire costringendo alcune regioni addirittura al «coprifuoco» notturno. I candidati ammessi alle prove devono adeguarsi a un rigido protocollo che prevede misurazione della temperatura all’ingresso, mascherina obbligatoria durante tutta la prova, rispetto della distanza di sicurezza. La prova sarà ’computer based’ con una durata di 150 minuti. Per i posti comuni sono previsti cinque quesiti a risposta aperta relativi a conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche sulla materia di insegnamento. Seguirà un quesito composto da un testo in lingua inglese, con cinque domande a risposta aperta volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2. Il calendario delle prove andrà avanti fino a metà novembre. Come previsto per tutti i concorsi pubblici, nessuna possibilità di recuperare la prova test eventualmente saltata. Anche per chi in quarantena o malato di Covid.