Manca solo in dna
Scomparsa a Ferragosto, sono ossa umane quelle trovate nell'auto di Sabrina Beccalli
Sono ossa umane i resti trovati nella Fiat Panda nera di Sabrina Beccalli, la 39enne di Crema scomparsa dal giorno di Ferragosto. È quanto emerge dalla perizia effettuata del team di esperti guidati dal medico legale Cristina Cattaneo incaricato dalla Procura di Cremona. In un primo momento si era ritenuto che i resti appartenessero a un cane. L’auto della donna è stata data alle fiamme da Alessandro Pasini, il 45enne attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere. Per avere conferma che si tratta effettivamente del corpo di Sabrina i Ris dovranno effettuare ora l’esame del Dna.
Di Sabrina si erano perse le tracce dal giorno di Ferragosto e la sua auto era stata trovata bruciata dai carabinieri. Al suo interno gli inquirenti avevano trovato delle ossa di un cane, come accertato da due veterinari. Ma l’avvocato di Pasini, Paolo Sperolini, aveva illustrato il parere di un altro medico legale secondo il quale tra le ossa ritrovate ci sarebbe stata una clavicola dello scheletro umano. La Procura di Cremona ha dunque accolto il riesame, disponendo una nuova perizia. Fondamentale, nella vicenda, il lavoro svolto dai carabinieri di Cremona, guidati dal tenente colonnello Lorenzo Carlo Maria Repetto, a capo del comando operativo, da subito impegnati in prima linea nelle ricerche e nelle indagini. Grazie al loro lavoro è stato infatti possibile repertare sin da subito le ossa rinvenute in macchina, consentendo così una rapida e puntuale perizia, che oggi chiude il cerchio investigativo.