Mascherine chirurgiche in classe? La giravolta di Brusaferro fa impazzire Calenda
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, si contraddice nell'ennesima intervista e Carlo Calenda sbotta su Twitter. La goccia che fa traboccare il vaso già colmo per il leader di Azione sono le parole sulla scuola: secondo il capo dell'ISS gli studenti dovrebbero indossare sempre la mascherina chirurgica. "Io ho sempre evitato di mettermi a fare il medico, ma in medici dovrebbero smetterla di dire la prima cosa che gli passa per la testa. Ieri 'la fase epidemica è finita', oggi 'mascherine chirurgiche in classe'. Non se ne può più", scrive Calenda su Twitter.
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Brusaferro al Corriere infatti ha detto che è consigliabile l'uso della mascherina in classe perché "garantisce una elevata efficacia in modo uniforme a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo. Va sottolineato che è gratuita e la struttura del commissario Arcuri garantirà la distribuzione di oltre 10 milioni di pezzi al giorno. Da sola la mascherina però non basta, servono igiene e distanziamento", dice l'esperto. Che mette al bando, almeno a scuola, i Dpi di stoffa. "Le mascherine di comunità sono importanti e da utilizzare laddove raccomandato. Sono però soggette a variabilità di performance a seconda della tipologia. Nella scuola avere uno strumento di protezione efficace ed omogeneo per tutti è l'ideale. La chirurgica, proprio per gli elevati standard di efficacia che devono essere certificati, ha queste caratteristiche".