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Il popolo dei no mask in piazza contro le protezioni anti-covid

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«Noi siamo il popolo» il gigantesco striscione affisso dai manifestanti del «popolo delle mamme», no mask e no vax che si sono radunati oggi a Roma, altezza Bocca della Veritá.  Ed ancora « No al racket dei vaccini», «Fuori la mafia dallo Stato», «andrà come dicono loro», « No verità, no libertà» gli altri messaggi lanciati. Al momento sono 500 i manifestanti, la maggior parte senza mascherina, anche se non mancano le persone che la indossano. Nonostante in tanti da ogni parte politica abbiamo chiesto di bloccare la manifestazione, il popolo dei contrari alle mascherine è sceso comunque in piazza. 

«Noi non siamo negazionisti, siamo contro la dittatura sanitaria, contro l’obbligo vaccinale perchè non si mettono più le mani sui bambini». C’era di tutto oggi pomeriggio di fronte alla Bocca della Verità, a Roma, alla manifestazione organizzata dal "Popolo delle Mamme" per contestare le norme di distanziamento sociale, le pratiche di vaccinazione e l’utilizzo delle mascherine per la prevenzione del contagio da Covid-19. Poco più di un migliaio i partecipanti, nessun distanziamento, tutti accalcati sotto al palco, alcune persone hanno portato in piazza anche bambini. Nel corso degli interventi sono stati sciorinati i temi più disparati. Si comincia dai presunti errori sanitari dei medici nell’intubare i pazienti affetti da coronavirus, fin lì si resta nel perimetro del dibattito sulla pandemia. Poi tra un intervento e l’altro dal palco si sentono riferimenti a qualunque cosa: la mutazione del campo elettromagnetico della terra, sedicenti microchip per il controllo sociale, il numero di testate nucleari presenti in Italia, il nuovo ordine mondiale per la riduzione delle nascite. Un repertorio di questioni slegate tra loro ma unite per i manifestanti nel grido «libertà» e dallo slogan «giù le mani dai bambini». 

In piazza c’è anche la politica, dalla deputata free vax Sara Cunial, ex M5s, all’estremista di destra già noto alle forze dell’ordine Giuliano Castellino. «Chi è il violento, chi è il criminale, non questa piazza ma il presidente Zingaretti e la sindaca Raggi, si vergognino, di cosa hanno paura. Oggi c’è una piazza libera, pronta a lottare. I nemici dell’uomo si chiamano Soros, Bill Gates, Obama e Clinton. Gli amici del popolo oggi si chiamano invece Trump e Putin», le parole dell’esponente di Forza Nuova. Anche i cartelli portati in piazza danno vita ad un caleidoscopio tra rabbia e cospirazionismo. Tra la folla si vedono alcune bandiere della campagna elettorale di Donald Trump per la rielezione alla Casa Bianca. E poi, oltre agli striscioni ’Il popolo siamo noì, altri che parlano di governo di «criminali e assassini». Ad un certo punto un manifestante decide di dare alle fiamme una foto di Papa Francesco e una di Beppe Grillo. A nulla sono valsi, dunque, gli appelli delle forze politiche di maggioranza e del premier Giuseppe Conte a non dare luogo alla manifestazione, anche per rispetto al lavoro dei sanitari negli ultimi 6 mesi e per i parenti delle oltre 35mila vittime accertate in Italia di Covid-19. Pandemia contro la quale, a partire dal prossimo anno, è atteso un vaccino che si spera possa contribuire ad arginare la pandemia. 

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