l'inchiesta di bologna

Festini con coca e minorenni, in manette anche il politico Luca Cavazza. La Lega: pena esemplare se colpevole

L'indagine sui festini a base di sesso, cocaina ed escort anche minorenni a Bologna coinvolge anche un politico, Luca Cavazza candidato alle scorse regionali per la Lega. I carabinieri di Bologna hanno eseguito 7 misure cautelari nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e droga.

Andavano avanti dall’autunno del 2019 e sono durati fino ai primi mesi del 2020, i festini a base di cocaina e prostituzione, in cui risulterebbero coinvolte diverse ragazze e almeno due minorenni, che si svolgevano, secondo la procura di Bologna, nella villa dell’impresario edile, Davide Bacci, ora in carcere. Sette le misure cautelari per induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti.

Tra i destinatari anche un agente immobiliare, Luca Cavazza, ex candidato della Lega alle regionale (ora ai domiciliari). Coinvolto, poi, oltre a un avvocato e un ingegnere, anche un ristoratore. Gli indagati sarebbero tutti bolognesi. La denuncia, a quanto si apprende, è partita da una delle ragazze che ha partecipato ai festini e che avrebbe raccontato alle forze dell’ordine di aver assunto cocaina nella villa. Successivamente, quando non era più lucida, i presenti avrebbero approfittato di lei, coinvolgendola in atti sessuali, mentre non era in grado di opporre resistenza.

La Lega, appresa la notizia, ha preso le distanza da Cavazza. "Proviamo rabbia e sconcerto nel leggere dell’operazione del nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Bologna Centro, che ha eseguito misure cautelari per induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. Tra le vittime anche ragazzine minorenni. Apprendiamo che ai domiciliari ci sarebbe anche Luca Cavazza candidato alle scorse regionali: se colpevole, auspichiamo una pena esemplare", dichiara il senatore leghista Andrea Ostellari, commissario del partito in Emilia.