contro la "dittatura sanitaria"
I No Mask scendono in piazza a Roma ma Sgarbi li bastona: mai con loro
I No Mask scendono in piazza anche in Italia contro la "dittatura sanitaria" seguita alla pandemia di Covid-19. Sabato la Capitale potrebbe essere invasa, come è accaduto a Berlino nel weekend passato, da una folla che vedrà sfilare alcuni tra gli oppositori delle misure anti-Covid e i sostenitori della libertà di non vaccinarsi. È quello che promettono i manifesti che si vedono in questi giorni sui muri della Capitale: "Tutti a Roma al grido: Italia libera! Contro la dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria". Come già accaduto a Berlino, potrebbero scendere in piazza anche frange dell’estrema destra. Il gruppo Facebook ’Italia libera 5 settembre tutti a Roma' dà appuntamento alle ore 16 davanti alla Bocca della verità. "Saremo in piazza contro i tanti… politici, giornalisti e artisti, ma anche scienziati, medici e giuristi in questi mesi che hanno censurato la verità per mantenere questa situazione - afferma Mario Bacco, segretario generale dell’associazione ’l’Eretico', tra i promotori della manifestazione - Non gli sono bastate le tante morti di migliaia di pazienti, uccisi da protocolli sbagliati, gli anziani ’sterminati' nelle Rsa, i malati di cancro lasciati a morire, le aziende e posti di lavoro andati in fumo, i suicidi raddoppiati, le sindromi ansiosodepressive alle stelle, i bambini e la scuola usati per panico e sottomissione. Noi, invece, crediamo che gli italiani siano pronti e reclamino la piazza per manifestare il loro dissenso per le ingiustificate privazioni delle loro Libertà e per il furto del loro futuro e di quello dei loro figli".
Tra le varie adesioni, quella di Forza Nuova, come annunciato dal suo leader Roberto Fiore. Ma sono tanti gli "scettici" che in queste ore si stanno prendendo le distanze dall'iniziativa. "Io scenderei in piazza con 300 mamme ma non con Pappalardo o Forza Nuova. La partecipazione alla manifestazione di sabato di questi gruppi politicamente orientati ha una sua logica ma anche una sua negatività", ha detto Vittorio Sgarbi. "I gilet arancioni hanno insistito per fare un appello al popolo della mamme e io ho detto che non si può immaginare che si tolga un figlio a una madre perché non lo vuole vaccinare. Ma non per questo vado in piazza con i gilet arancioni. Sabato non sarò in piazza con loro", ha detto il critico d'arte all'Adnkronos. Sull’uso della mascherina, Sgarbi, dopo le polemiche dei giorni scorsi per il suo ’divieto' di mascherine all’aperto nel comune di Sutri, di cui è sindaco, tiene a precisare: "Io non la porto, basta il distanziamento - ribadisce - A Sutri ho detto che si deve girare senza mascherina per evitare di essere scambiati per terroristi. Purtroppo queste norme sono state fatte da una massa di cretini", conclude.