Caos banchi, bomba sulla scuola. Clamoroso attacco del Sole ad Arcuri
Sulla scuola il governo di Giuseppe Conte si gioca la faccia e il suo futuro e il pasticciaccio che si profila sui banchi può essere il detonatore dellla bomba istruzione. Sotto i riflettori c'è il super commissario Domenico Arcuri che dopo i flop dei ritardi sulle mascherine e dell'app Immuni finita presto nel dimenticatoio ha ricevuto anche l'incarico di gestire la ripartenza della scuola. Bandi e forniture, però, nonostante le promesse sono nel caos tanto che il Sole 24 ore, quotidiano di Confindustria, sulla prima pagina di oggi attacca senza mezzi termini Arcuri.
La scuola inizia il 14 settembre, tra meno di un mese, e le prime forniture di banchi scolastici gestite dal commissario Arcuri arriveranno solo a partire dall'8 settembre. In totale si tratta di 2 milioni di banchi monoposto e 350mila "sedute innovative". Le certezze finoscono qui, per questo il Sole ha rivolto tre domande al manager pubblico: "Chi ha vinto l'appalto" dei banchi scolastici? Già, il governo dei segreti non è campione di trasparenza. "È cambiata la tipologia di fornitura prevista dalla gara? Saranno rispettati i tempi prorogati per la consegna?", le altre due domande alle quali Arcuri ancora non ha risposto.
Ci chiudono di nuovo in casa. Siamo al lockdown non dichiarato
Inanto è in corso il vertice tra governo e autonomie locali in vista della ripresa della scuola. Al centro riunione, che si svolge in video conferenza, tutti i temi cruciali per conciliare la riapertura con la prevenzione dei contagi da Covid: dalle misure per il trasporto ai temi dell’organico, dalla fornitura dei nuovi banchi all’uso delle mascherine da parte degli alunni. A quanto si apprende, all’incontro, convocato dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, prendono parte i ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, della Salute Roberto Speranza, dei Trasporti Paola De Micheli, il commissario straordinario Domenico Arcuri, il Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Al tavolo siedono i governatori, guidati dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, rappresentanti di Anci e Upi. Intanto le famiglie si fanno il segno della croce.
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