Giallo di Caronia
"Pietruzze" nel corpo di Gioele, non aveva più né gambe né braccia
Nel corpicino dilaniato del piccolo Gioele c’erano delle pietruzze che potrebbero essere utili ai periti nominati dalla Procura di Patti (Messina) per stabilire il luogo della morte del bambino ma anche la data del decesso. È quanto emerso dalla tac eseguita al Policlinico di Messina prima dell’ autopsia. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, la tac sui resti del piccolo Gioele è servita per effettuare dei "rilievi antropometrici", come ha spiegato Daniela Sapienza, medico legale della task force di esperti che partecipa all’ autopsia.
Dall’ autopsia sul piccolo Gioele è emerso che il cadavere "è abbastanza compromesso". "Allo stato non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere sale indagini specialistiche". Così Giuseppina Certo, medico legale e consulente della famiglia di Daniele Mondello uscendo dalla camera mortuaria dov’è si tiene l’ autopsia del piccolo Gioele. "Deve essere tutto ricostituito singolarmente, mettendo insieme i vari tasselli", dice ancora la dottoressa. Alla domanda se oggi non possa essere messo un punto certo sullo stato del bambino, il medico replica seccamente: "No". Dice anche che sui resti di Gioele ci sono "lesioni da macro fauna", in altre parole morsi di animali selvatici. Ha poi confermato che sul cadavere di Gioele è stato prelevato "del terriccio che è stato analizzato" ma non vuole aggiungere altro se non che è "sempre un altro step". Non si può neanche dire dall’esame se il piccolo Gioele è morto "nel luogo in cui è stato ritrovato". Non si sbilancia neppure sull’ipotesi se il bambino è stato morso "prima o dopo la morte" e spiega: "Abbiamo acquisito dei dati- dice - e il dato più evidente è che ci sono delle mortificazioni degli arti", cioè che il corpicino di Gioele non aveva né le gambe né le braccia. "Quindi assenza anche di latte di tessuti". E ribadisce: "È stato aggredito anche dalla macro fauna".
"C’è una fauna entomologica" anche sul corpicino del piccolo Gioele. Lo ha detto il professor Stefano Vanin, l’entomologo chiamato dalla Procura di Patti per l’ autopsia del piccolo Gioele. "Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio". dice. «Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c’è un milione di insetti - spiega - finché non analizzeremo Questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto". "Oggi come oggi" non è possibile capire se il bambino sia "morto vicino alla madre Viviana", come dice ancora Vanin.