Dopo 7 giorni niente risultati. Il calvario di una famiglia rientrata da Malta
"Non abbiamo sintomi ma siamo in quarantena coatta per colpa della Regione Lazio"
Buongiorno direttore, Le scrivo perché mi sono ritrovata in una situazione che non so se descrivere più’ paradossale o più’ grottesca. Non essendo presenti restrizioni mi sono recata con mio figlio e con il mio compagno in vacanza a Malta.
Durante il soggiorno la situazione contagi e’ peggiorata e quindi ci e’ stato comunicato che al ritorno avremmo dovuto sottoporci al tampone di controllo.
Assediati dal virus? I dati parlano chiaro, ecco perché salgono i positivi
Le comunicazioni dello stato sono da sempre “interpretabili” dalle regioni quindi essendo noi residenti nel Lazio,a differenza di altre regioni dove si può’ attendere i risultati solo attuando le misure preventive di sicurezza, ci e’ stato ordinato di fare il tampone veloce al rientro in aeroporto ed attendere in “quarantena preventiva” il risultato delle analisi.
Fin qua’ tutto bene,poi al rientro all’aereoporto di Fiumicino ci rendiamo conto che i tamponi veloci sono programmati solo dalle 9 alle 18 (chi torna più’ tardi non ne ha diritto) e che per questo motivo ci dovremo recare al “drive in” più’ vicino per effettuare il tampone.
Osserviamo questa nuova disposizione e lunedì 17 agosto ci rechiamo diligentemente al drive in per sottoporci all’esame. Qui ci dicono che dovremo restare a casa ed aspettare il risultato in quarantena preventiva e che lo stesso arriverà’ in max 48 ore
Fino a qui tutto secondo le regole,purtroppo però la dura realtà’ e’ un’altra…a tutt’oggi lunedì 24 agosto nessuno ci ha fatto sapere il risultato dei test nonostante due mail di sollecito e decine e decine di telefonate al numero verde della ASL RM 4.
A questo punto io,il mio compagno e soprattutto mio figlio di 12 anni ci troviamo incatenati in una “quarantena coatta” provocata dall’incompetenza dell’amministrazione regionale pur non riscontrando alcun sintomo.
Ciò ci ha provocato dei problemi al lavoro in quanto oltre a non avere avuto il risultato non ci e’ stata fornita nemmeno la documentazione che attesti la nostra impossibilita’ ad uscire.
Ucciso dal dpcm sul lockdown. Storia di Luca, ristoratore fiorentino
Al netto della gravità del “problema covid” e della legittimità di tutte le misure preventive sono qui a denunciare il modus con cui queste misure vengono attuate. Costringere famiglie in quarantena obbligatoria nell’attesa di un risultato che per propria inettitudine non arriva in 48h ma in non si sa quanto tempo e’ quantomeno una restrizione arbitraria della libertà altrui.
Mi chiedo quali e quanti altro danni debba fare ancora questa amministrazione per essere delegittimata
La ringrazio dello spazio