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Bufera Tg1, l'affondo di Francesco Storace: sul Covid criminalizza i giovani. E Conte ringrazia

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"Sul Covid il Tg1 come i gazzettini di regime, la parola d’ordine è terrorizzare gli italiani, criminalizzare i giovani. E sul piccolo schermo, nel principale telegiornale, va in onda la tesi gradita al governo per chiudere le discoteche". E' esplosa una bomba social sul caso del servizio Rai nella discoteca in Croazia. ""No, gli sbarchi no, ma il Covid arriva dai luoghi del divertimento – “le notti folli in Croazia” titola il Tg1 nella sua pagina Facebook… – è il foglio che bisogna leggere e diffondere. Così Conte e Casalino sono felici" scrive il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace che su il sito 7Colli.it.

"C’è da chiedersi - domanda Storace - che cosa ci stiano a fare Marcello Foa e i presunti sovranisti alla guida di un’azienda ormai precipitata sotto il peggiore dominio politico, quello che vorrebbe imporre il pensiero unico e lo stato d’emergenza per un tempo indefinito. Ieri ci è toccato persino vedere interviste a giovani che sfottevano la giornalista prendendo a prestito la parodia – diventata virale – di quella donna siciliana che spara dalla spiaggia di Modello “Non c’è ne’ Covid, non c’è né”. E di fronte ad un’affermazione di ironia evidente, arriva l’inviata del Tg1 a rimbrottarla: “Ragazze, ma vi rendete conto di quello che dite?” replica la giornalista. La risposta non lascia spazio a dubbi: di Coviddi non ce n’è più. Ce ne rendiamo molto conto".

"A che cosa serve mandare in onda quella frase è presto detto, a gettare la croce proprio addosso ai giovani, scatenando i soliti soloni sulla rete: “Per colpa loro tra poco ci ritroveremo di nuovo tutti chiusi dentro casa e con una economia che dovrà reggere una seconda chiusura”. Come se fosse colpa di una frase pronunciata da una donna a scatenare la seconda ondata tanto sognata dagli strateghi dell’emergenza e negata da un numero sempre maggiore di medici. Solo il tg1 può pensare di manipolare fino a questo punto la realtà. Hanno preso l’unica ragazza in mascherina che un po’ brilla ironizzava su quella frase ormai conosciuta da tutti e ci hanno fatto un servizio per criminalizzare tutti. Siamo all’asservimento totale al regime, altro che storia e libertà presunte. Una chiara imitazione la trasformano in convinzione per giustificare le scelte di governo. Una vergogna “informare” in questa maniera" chiosa Storace.

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