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Selvaggia Lucarelli choc su Andrea Bocelli. Quella frecciata sulla cecità

Il duro attacco dopo le parole del cantante al convegno in Senato su Covid e libertà

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Selvaggia Lucarelli ha dedicato un lungo articolo ad Andrea Bocelli e alle sue parole al convegno su Covid e libertà fondamentali organizzato da Vittorio Sgarbi in Senato. E sottolinea quelle che, a suo avviso, sono le macroscopiche contraddizioni del celebre cantante toscano. La giornalista e influencer cita le sue parole: "Non conosco nessuno che sia morto di Coronavirus”. Poi usa un parallelismo di quelli da maneggiare con cautela: "Ci sarebbe da ricordare a Bocelli che non c’è bisogno di conoscere un cieco per credere alla cecità altrui, ma forse infierire è solo una gran perdita di tempo: Bocelli è guarito velocemente dal Coronavirus, ma da questo inciampo mediatico mi sa che uscirà con le ossa rotte".

 

Bocelli, come noto, durante l'appuntamento promosso, tra gli altri, dal leader della Lega Matteo Salvini che ha voluto presenziare all'evento, ha detto si essersi sentito umiliato dalla chiusura totale decisa dal governo di Giuseppe Conte e di aver disubbidito alle regole uscendo volontariamente. 

 

"È fin troppo facile ricordargli un po’ di cosette sparse: la prima è che essendosi ammalato lui stesso, aveva colto l’occasione per comunicarlo al mondo una volta guarito, aggiungendo la postilla che avrebbe donato il sangue per lo studio sulla cura del Covid. Cosa che poi ha fatto rigorosamente a favore di telecamera. Insomma, le famose opere buone comunicate a stampa e pubblico", punge la Lucarelli che inanella una serie di episodi come le dirette di beneficenza con Fedez (che oggi lo ha pesantemente attaccato) e Chiara Ferragni ("raccoglieva fondi con gli influencer più influencer del paese per una malattia immaginaria o innocua?), o le donazioni agli ospedali da parte della sua fondazione.  E poi le ospitate in tv ("poteva usare la visibilità per denunciare le privazioni delle libertà individuale o per negare che fosse una malattia mortale, ma a quanto pare non ci ha pensato") e la quarantena, tutt'altro che dura, nella "sua villa di Forte dei Marmi a tre piani e dieci camere da letto, piscina, giardino e vista mare". Senza contare il concerto solitario in Duomo. 

 

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