scomunica
Così Burioni, Lopalco & Co. vogliono censurare i virologi non allineati
Chi non si allinea al diktat dell'emergenza infinita viene scomunicato e bollato come anti-scientifico. È il destino dei virologi, epidemiologi ed esperti che non vanno bene al Patto trasversale per la scienza di Roberto Burioni, Pierluigi Lopalco e compagnia dichiarante.
A rischio censura medici, luminari ed esperti come Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti, Maria Rita Gismondo, Giulio Tarro e Massimo Clementi. Insieme ad altri (Armando Siri, Vittorio Sgarbi e la lista prosegue) parteciperanno all'incontro su "Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti" organizzato da Matteo Salvini per lunedì 27 luglio in Senato. Tanto basta per scatenare la reazione dei virologi "buoni" contro i "cattivi". Con i primi che attaccano: "Giammai si usi la scienza a fini elettorali", riporta Il Giornale che ha raccolto reazioni e commenti dei diretti interessati (tra l'altro, lo stesso Lopalco, già presidente del Pts, pare che non ci veda niente di male nei virologi che si buttano in politica...). "No a iniziative in chiave chiaramente politica che vedano come guida o contributori soggetti che sono stati oggetto di querela o di diffida da parte del Pts, proprio per le pericolose posizioni antiscientifiche espresse durante l'epidemia", sibilano ancora dal Patto.
In buona sintesi, il Patto di Burioni & Co. minaccia di cacciare chi partecipa al convegno. Una vera scomunica per chi, come Zangrillo, spiega dati alla mano che l'emergenza sanitaria in Italia non esiste più.
Non ci sta Massimo Clementi, che rispedisce al mittente le stilettate dei colleghi:"«Sono sempre stato una persona libera e non ho necessità di suggeritori. Se questa mia partecipazione darà fastidio a qualcuno, mi dimetterò dal Pts, seguendo quanto già deciso pochi giorni orsono dal collega Matteo Bassetti". Già, perché chi non si allinea alla dottrina è anti-scientifico.