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Il Family Day torna in piazza l'11 luglio

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Piazza del Popolo a Roma sarà teatro sabato 11 luglio, a partire dalle ore 11, della manifestazione #restiamoliberi, per dire No al liberticida ddl Zan di modifica al Codice Penale. L’iniziativa, nel rispetto di tutte le misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria, sarà contemporaneamente proposta in altre piazze italiane, per dare modo a tutto il vasto fronte sociale contrario all'istituzione di questo nuovo reato di opinione di esprimere il proprio dissenso.

Tale mobilitazione, che nasce dal basso ed è animata da tutte le associazioni e singoli cittadini che hanno a cuore la libertà e la democrazia nel nostro Paese, intende contrastare l'istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia, che, non essendo definito dal legislatore, lascia enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che promuovono il diritto naturale di ogni bambino ad avere un padre e una madre o che, più semplicemente, si riconoscono nel principio dell'identità sessuata biologica e non in quello della variegata identità di genere che, basandosi sull'auto percezione, comprende oltre 50 definizioni.

Tutto questo avviene malgrado nell'ordinamento italiano non ci sia alcun vuoto normativo che ostacoli la repressione e sanzione di atti discriminatori o violenti contro le persone sulla base del loro orientamento sessuale: la pari dignità di tutti i cittadini è infatti riconosciuta pienamente dall'articolo 3 della Costituzione e il Codice Penale prevede le aggravanti per futili motivi, ove necessarie, per inasprire le pene nei confronti di chi si renda responsabile di queste violenze e discriminazioni. Oltretutto i dati del Ministero dell’Interno e dell’Agenzia Europea dei Diritti indicano l’Italia come uno dei Paesi più accoglienti del mondo.

La legge bavaglio Zan è dunque inutile, dannosa e figlia di una visione ideologica tesa ad impedire l’agibilità politica di milioni di italiani che si riconoscono nella visione della famiglia naturale come delineata nella Costituzione. La piazza sarà quindi aperta a tutti coloro che intendono difendere, in modo civile, la democrazia e la libera espressione del pensiero. 

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