Sulla statua di Montanelli devastata con la vernice indaga la Procura
La procura di Milano ha aperto un'inchiesta per l'imbrattamento della statua di Indro Montanelli all'interno dei giardini a lui intitolati a Milano. Un atto rivendicato da Rete studenti Milano e Lume (Laboratorio universitario metropolitano), che hanno pubblicato sulle loro pagine social un video di circa 40 secondi in cui si vedono le varie fasi dell'azione, con la statua sporcata di vernice rossa e con le scritte "razzista" e "stupratore'" L'episodio, collegato alle proteste antirazziste in tutto il mondo dopo l'uccisione dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis da parte della polizia, viene giustificato dalle due associazioni con la motivazione che "il giornalista, oltre ad aver portato avanti una strenua campagna di apologia del fascismo, si arruolò volontariamente durante la campagna etiope, una campagna colonialista e schiavista. Qui comprò una "faccetta nera" di nome Destà, una ragazza etiope di soli 12 anni, che usò senza ripensamenti come un vero e proprio giocattolo sessuale. Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l'abbattimento della statua a suo nome".
Gli investigatori della Digos, coordinati dal pm Alberto Nobili, stanno acquisendo anche i filmati delle telecamere di sicurezza della zona mentre non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, pur sottolineando di aver "rivisto più volte quel video in cui lui confessa quello che è successo in Africa, e non posso che confessare a mia volta il mio disorientamento rispetto alla leggerezza con cui Indro Montanelli confessa un comportamento del genere", spiega però che il cronista "è stato di più: è stato un grande giornalista, soprattutto un giornalista che si è battuto per la libertà di stampa, un giornalista indipendente. Forse per tutti questi motivi è stato gambizzato". Ma per Sala "le vite vanno giudicate nella loro complessità. E io penso che la statua debba rimanere lì".
Critiche e condanne del gesto arrivano da tutte le parti politiche. Duro il leader della Lega, Matteo Salvini: "Chi ha imbrattato la statua del grande Indro Montanelli non è uno studente, ma un ignorante, non è un rivoluzionario, ma un coglione". "Imbrattare la statua di Montanelli è un gesto vile. La sua statua non si tocca. Ricordiamo il grande giornalista gambizzato dalle Brigate rosse", scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. La leader di FdI, Giorgia Meloni, sottolinea che si tratta di un'azione di "analfabeti radical chic con la scusa della lotta al razzismo. Signore e signori, ecco a voi i nuovi talebani. Ecco a voi la civiltà del politicamente corretto". Una delegazione di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d'Italia, si è recata ai Giardini Montanelli per ripulire la statua: "Un gesto simbolico - hanno spiegato - abbiamo iniziato a pulire la statua con del solvente ma naturalmente ci aspettiamo che le strutture comunali completino il lavoro. Questo gesto vigliacco è inaccettabile". E sempre da FdI, domani, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa si recherà sul posto assieme ai parlamentari e ai dirigenti milanesi del partito. Condanna anche dal Pd: "Ignorare la storia e riscrivere le sentenze, è il nuovo passatempo degli estremisti. L'imbrattatura della statua dedicata a Indro Montanelli non riuscirà certo a cambiare la memoria collettiva sul valore professionale del 'toscanaccio'", afferma il capogruppo dem a Palazzo Madama, Andrea Marcucci.