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Coronavirus, Alberto Zangrillo a L'Aria che tira: non ha senso parlare di seconda ondata in autunno

Giada Oricchio
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A “L’Aria che tira”, il programma di approfondimento politico-economico di Myrta Merlino su LA7, il primario del Reparto di Anestesia dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, ribadisce che il Covid19 dal punto di vista clinico è meno preoccupante: “L'evidenza non solo nelle terapie intensive ma anche nei pronto soccorso ci porta a dire che la manifestazione patologica è in via di netto affievolimento. Presto potremmo tornare alla vita normale, questa situazione d'emergenza è durata anche troppo. Se ci sarà una seconda ondata a settembre? Chiunque si possa permettere di affermare 'ci sarà una seconda ondata a ottobre o a dicembre' dice cose che non hanno senso da un punto di vista scientifico. E' come dire che a Milano a Sant'Ambrogio nevicherà”.

Zangrillo però esprime cautela sulla riapertura degli stadi: “Più che alla gente sugli spalti, mi piacerebbe parlare di bambini e scuole. Certo sarebbe bello vedere compatta la gradinata di Genova, ma credo sarebbe poco intelligente. Aspettiamo il prossimo campionato per gioire e divertirci. Si può giocare anche in Lombardia con lo stadio a porte chiuse”.  

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