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Via libera ai viaggi tra le regioni. Cosa si può fare e cosa no da mezzanotte

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«Ordinatamente e in sicurezza», come ha auspicato da Codogno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dalla mezzanotte gli italiani potranno iniziare a spostarsi liberamente all’interno del territorio nazionale, senza limitazioni di tipo regionale come è stato finora: è l’ultimo passo verso la riacquisizione della piena libertà di movimento, anche se rimarranno valide tutte le misure relative ai divieti di assembramento, la distanza interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e, in alcune regioni, anche all’aperto. Rimane anche l’obbligo di isolamento sociale per chi è in quarantena e per chi ha febbre oltre i 37,5 gradi. Questa volta non ci sarà bisogno di alcun nuovo dpcm, il decreto della Presidenza del consiglio che è stato lo strumento legislativo usato nei mesi scorsi per legiferare nell’emergenza: lo sblocco degli spostamenti interregionali al 3 giugno era già previsto nel decreto dello scorso 18 maggio, quello che aveva eliminato l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della propria regione.

 

 

 

Si potrà viaggiare, ci si potrà spostare nelle seconde case al mare o in montagna, di conseguenza riprenderanno anche i trasporti a lunga percorrenza, e verranno intensificate le misure di controllo sanitario all’interno di stazioni e aeroporti, con la misurazione della temperatura in entrata e in uscita. Uno strumento approntato dal governo per provare a tracciare quanto possibile i contagi è l’app Immuni: dal 1 giugno è scaricabile su tutti i telefoni cellulari, dall’8 giugno entrerà in funzione, per ora limitatamente a Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia quindi nel resto d’Italia: servirà agli utenti per ricevere notifica di eventuali esposizioni al Coronavirus, senza che, per motivi di privacy, il tracciamento possa ricondurre all’identità della persona positiva o di chi abbia avuto contatti con essa.

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