le linee guida delle regioni
Fase 3, al parco giochi ma con la mascherina colorata. E De Luca vuole più spazio al ristorante
A dominare le nuove Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è il distanziamento sociale nella Fase 3: un metro tra clienti, gestori e utenti delle varie attività di turismo, ristorazione, benessere, spettacoli eccetera. Misura che raddoppia a due metri quando si tratta di attività fisica. E che per certi versi è motivo ancora di confronto: ad esempio la Regione Campania guidata dal governatore sceriffo Vincenzo De Luca ritiene che i 100 centimetri di distanza al ristorante debbano essere calcolati non tra cliente e cliente, ma tra tavolo e tavolo. E così le linee guida per l'emergenza del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 delle Regioni per giugno rispecchiano le misure di cui si è parlato in questi giorni ma non manca qualche sorpresa.
Ad esempio tra le disposizioni che regolamentano la frequentazione di aree giochi per bambini e servizi educativi per l'infanzia e l'adolescenza si legge: "La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da genitori, accompagnatori ed eventuale personale, e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe". Insomma, già i bambini sono quelli che più hanno sofferto il lockdown, almeno mettiamoli di buon umore con le mascherine fantasia mentre vanno sull'altalena.
Curiosa anche la diversità di criterio nei concerti e negli spettacoli tra cantanti e spettatori. Fermo restando che la distanza tra spettatori non deve superare l'ormai noto limite del metro, "l’eventuale interazione tra artisti e pubblico deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri", si legge nelle linee guida. Per spettacoli al chiuso fissato il numero massimo di 200 persone, per quelli all’aperto di 1000 persone.
Nella Fase 3 ripartiranno anche le attività dei circoli culturali e ricreativi. Ma senza briscola e scopone scientifico. Mentre le bocce vanno sanificate a ogni utilizzo, "è vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco)".