Pallotta: "Senza stadio vendo la Roma". Poi attacca il Milan
No stadio, no Roma. Il presidente James Pallotta ribadisce di essere pronto a vendere il club se il nuovo progetto per l'impianto giallorosso a Tor di Valle non verrà approvato. "Non vogliamo vendere, pensiamo che ci sia una grande opportunità di costruire una squadra competitiva con uno stadio di proprietà e un centro di intrattenimento", ha spiegato Pallotta in un'intervista a Boston, dove la Roma si trova in tournée. "Ma se non approveranno il progetto allora qualcun altro dovrà andare fino in fondo", ha spiegato. Il presidente della Roma ha poi riservato un duro attacco al mercato del Milan degli acquisti roboanti, Leonardo Bonucci in testa. "Siamo rappresentanti del fair-play finanziario per come abbiamo cambiato le cose rispetto alla precedente proprietà. Parlando del Milan, non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso - dice in un'intervista all'emittente radiofonica di New York SiriusXM FC - Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà". Secondo Pallotta "sono gli unici in serie A che stanno perdendo la testa. Forse hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono razionali, in qualche modo. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco".