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De Rossi alla Roma fino al 2019: dopo Totti non potevo andare via anch'io

Katia Perrini
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Da "capitan futuro" a "capitan presente". «Totti se n'è andato, non potevo andare via anche io», sottolinea Daniele De Rossi, 33 anni, che ha ufficializzato quanto era nell'aria da qualche giorno, e cioè il suo rinnovo biennale con la Roma. Un contratto dunque con scadenza nel 2019 per il "nuovo" capitano giallorosso, pronto a raccogliere la pesante eredità di Francesco Totti. Anche il centrocampista di Ostia, domenica, ha pianto per l'addio del numero 10: «Ho tentato di non farlo allo stadio, è stata una giornata incredibile - spiega De Rossi nell'annuncio via Facebook del suo prolungamento contrattuale - Al di là dei romanisti, ho vissuto testimonianze di persone che lo sono in maniera relativa. Mia moglie (l'attrice Sarah Felberbaum, ndr) non è romanista ma è rimasta con gli occhi lucidi, figuriamoci chi vive la Roma e Totti come una cosa di famiglia. Da domani verrò a fare l'allenamento a Trigoria e lui non sarà li sulla panchetta». Adesso il "capo famiglia" di questa Roma è De Rossi: «Il mio ruolo cambia pochissimo, anche perché negli ultimi anni ero uno dei giocatori più vecchi dopo Totti. Ho sempre cercato di portarmi questa famiglia sulle spalle, condividendone il peso con lui (Totti, ndr) e con altri giocatori. Naturalmente non avrò compiti più particolari, più importanti o più difficili, penso sarà qualcosa di simile a quello che ho avuto quest'anno ma con una mancanza importante. Sarà la risposta del pubblico la risposta più importante». Svelato che dovrebbe andare in vacanza in Giappone, il campione del mondo di Germania 2006 definisce la stagione appena terminata «una delle mie migliori, tra le prime tre-quattro che ho fatto. E il caso vuole che le mie migliori stagioni le abbia disputate sotto la guida di Spalletti: da quando è arrivato, sono tornato a macinare, come si dice in gergo. Quindi lo volevo ringraziare, con lui mi trovo benissimo». Perdere due simboli insieme sarebbe stato una brutta botta per i tifosi giallorossi: «La base su cui ricominciare è stabile e abbastanza forte. Kevin (Strootman, ndr) è sempre più vicino al "romanismo" da quando è arrivato; è un olandese atipico, molto caldo, appassionato di questa realtà che sta vivendo. Io vivo questa professione con molta passione e penso di essere un degno sostituto di Francesco Totti». «Non ho sensazioni particolari, la novità è per voi io lo sapevo da parecchio - le parole di De Rossi a Skysport24 - In questi mesi ho pensato a tante cose e ho preso questa decisione: sono contento che anche la società sia stata felice nel volermi tenere fortemente, soprattutto dopo l'arrivo di Monchi. Quanto ci manca per lo scudetto? Mancano quattro punti, ma bisognerebbe leggere in questi 4 punti e vedere quanto sia la distanza reale, perchè la Juventus ha gestito questo vantaggio e quindi credo che il divario sia più grande. Siamo qui per consolidare questo secondo posto, perchè il Napoli è una squadra fantastica: noi romanisti siamo abituati a fare grandi proclami ad agosto che poi vengono disattesi. È importante parlare poco e lavorare in maniera forte e seria durante l'anno. Dobbiamo iniziare a lavorare sulla falsariga di quest'anno».

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