Monchi a Roma tra pochi giorni, poi l'allenatore del futuro
Arriva Monchi, poi il nuovo allenatore. La prossima settimana il direttore sportivo si insedierà ufficialmente a Roma, sbarcherà nella capitale e sarà presentato alla stampa: il club sta già organizzando la conferenza di rito. Nonostante l'appuntamento sia fissato in agenda, lui ancora non si dichiara pubblicamente come nuovo diesse giallorosso: «Se tutto va come deve andare e non ci saranno intoppi – dice al quotidiano spagnolo AS – io andrò alla Roma, ma niente è chiuso fin quando non c'è qualcosa di firmato. Marcelo era su un aereo per Siviglia e poi ha firmato col Real Madrid. Quindi non voglio dire niente fin quando non è fatta». A Trigoria lo aspettano un triennale e un microfono e prima del derby del 30 aprile Monchi farà a tutti gli effetti parte della società. Il re delle plusvalenze non è ancora concentrato sull'imminente avventura romana e ammette: «La mia testa sta andando più lenta dei fatti e a volte penso ancora come ds del Siviglia. Tutti vediamo gli stessi giocatori, ma se il mio vecchio club dovesse essere interessato a chi seguiamo noi non ci saranno conflitti di interesse, ci sarà rispetto». Prima di fare la squadra, dovrà impegnarsi sul fronte allenatore e nell'elenco dei papabili è spuntato il nome di una sua vecchia conoscenza, Emery: «Ci ho parlato ultimamente, ma non c'è nulla in merito ad un futuro insieme nel medio o lungo periodo. Spero per lui che continui per molti anni col PSG, perché vorrebbe dire che sta facendo bene. Ѐ stato l'ideale per il Siviglia per tre anni e non siamo stati male». Il toto-allenatore è già iniziato nella capitale, ma l'unica certezza al momento sembra l'addio di Spalletti. Monchi sta studiando le varie possibilità, ci sono molte piste aperte che potrebbero portare al futuro tecnico della Roma, ma nessuna di queste è vicina al traguardo. Tra i candidati c'è sicuramente Emery, ma con lui una serie di nomi al vaglio del club: in cima alla lista quel Sarri sponsorizzato da Baldini, per cui però bisognerebbe convincere il Napoli, e non è cosa semplice, poi c'è Sampaoli, che però sembra destinato alla panchina dell'Argentina, e altri ancora. Tra sogni proibiti e allenatori papabili per la prossima stagione una scelta s'ha da fare, ma non subito. Il presente è l'annuncio del nuovo direttore sportivo, un grande passo verso la costruzione della Roma del futuro.