Totti pronto ad appendere gli scarpini al chiodo: "Il mio futuro? Mai da allenatore"
Totti ha scelto il suo futuro. Solo che non vuole ufficializzarlo troppo presto, perché "magari poi cambio idea, meglio comunicarlo a maggio-giugno". A scadenza di contratto, a obiettivi chiusi, anche se difficilmente raggiunti. Il capitano, comunque vada, sembra davvero intenzionato ad appendere gli scarpini al chiodo dopo 25 anni di Roma. Più di un indizio l'ha fornito a L'Intervista "interrogato" da Maurizio Costanzo. Ecco cos'ha detto: C'è un bel clima nella tua famiglia. "Una famiglia unita, solida, ha fatto quello che voleva fare. Papà viene allo stadio, anche in trasferta, anche se non gioco. Fino agli ultimi schioppi. Gli spiace non vedermi giocare come 5-10 anni fa. Dispiace anche a me non giocare, dispiace a tutti". Io me la prendo con Spalletti... "Lei sì, io rispetto ogni scelta che fa. Lui non ci guarda, eh". L'ingresso per 5 minuti? "Si vede che servivo per 5 minuti. Una stronzata? Per 5 minuti un giocatore non può risolverti la partita, ma non è per Spalletti". Spalletti perché non vede la TV? "Ce l'ha, lo verrà a sapere. L'importante è che non pensi che io ho detto a lei di dire così". Continuerai a occuparti di calcio? "Dovrei". (Viene mostrato un filmato riguardante il rapporto con la Roma ndr) "Mollare tutto? Mai. C'è stato un momento in cui stavo pensando di andare via da Roma. Direzione Madrid. C'è mancato pochissimo. In Italia non sarei mai andato per rispetto della gente". Sapevi delle dichiarazioni di Ilary? "No, me lo disse la sera prima che uscisse l'intervista. La fece 10 giorni prima. A cena mi guardava e rideva. Mi disse che il giorno dopo avrei visto l'intervista, in cui disse che Spalletti era un piccolo uomo. Pensavo scherzasse". Sulle dichiarazioni di Spalletti: "Vado via se Totti non rinnova" "Così ha sempre detto, non so il motivo. Una domanda ce l'ho, se non gioco che firmo a fare? Ma è per scherzare. Lui è un allenatore fortissimo, spero che la Roma lo possa tenere, è l'allenatore del futuro, può far vincere la Roma. Serve a questa città, conosce bene l'ambiente. Io ormai sto a fine carriera, deve pensare al futuro". Ti piacerebbe allenare la Roma? "No. Non farò mai l'allenatore. Non mi piace stare uno contro trenta. I giocatori sono una massa di paraculi. Quando si schierano tutti insieme..." Allora giustifichi Spalletti "No, lui ha fatto una scelta di vita. Io non farò l'allenatore". Non è bello godere di idee di gioco trasmesse ad altri? "I moduli di gioco son quelli, non posso fare cose nuove. Ci ho pensato, ma poi caratterialmente non mi sento così sicuro". Ti piace molto giocare? "Mi diverto, finché non mi passa la voglia mi dispiace smettere. Mi diverto tutti i giorni, il pensiero di spogliarmi, andare in campo, correre è la mia vita. E ancora mi diverto, se vado al campo che non mi va sono il primo ad alzare il braccio". Finché hai questa vocazione… Vediamo a fine anno cosa succederà. Mi scade il contratto da giocatore e dovrei smettere. Scade a giugno. Vuoi fa un appello a Pallotta? (ride, ndr). Io so già quello che voglio fare e che farò. Mi è piaciuta molto la tua partecipazione a Sanremo E' stata una giornata particolare. Scendere per la prima volta le scalinate di Sanremo non era semplice. Solo chi le scende lo capisce. Ti piace fare la tv… Mi emoziono più che altro. Poi con alcune scene mi diverto. Non usi copione… E' tutto istintivo. Improvviso sempre, è una cosa mia che ho sempre avuto, non so se è positiva o negativa. Quante volte vi hanno proposto un programma a te e Ilary insieme? Tante, soprattutto ora che sto smettendo di giocare. Io che dico? Ci penserò. Dipende anche da mia moglie. Per lei è il pane quotidiano, per me è un altro tipo di lavoro. Una cosa è farlo così una volta ogni tanto per divertimento. Non so se farlo giornalmente mi piacerà come lo faccio adesso.