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La Roma cala il tris di sconfitte, 4-2 a casa del Lione

Erika Menghi
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Coppa Italia, campionato ed Europa League: la Roma cala il tris di sconfitte. A Lione fa una partita a due volti, va sotto nel primo tempo ma la reazione è da grande squadra e rimonta, per poi buttare però tutto all'aria nella ripresa, dove soffre tantissimo e subisce altri tre gol: finisce 4-2, e poteva andare peggio, se Alisson non si fosse superato in 3-4 occasioni. A pesare di più è il poker di Lacazette a tempo scaduto, ma nulla è precluso per il ritorno tra una settimana all'Olimpico. Rimontare si può, ma è un'altra delusione. LE SCELTE Spalletti punta sull'undici-tipo, c'è Salah dietro a Dzeko, Nainggolan gioca più sulla linea di centrocampo che sulla trequarti, sugli esterni tornano Palmieri e Peres. Jesus sostituisce in difesa lo squalificato Rudiger. Genesio risponde con Gonalons in cabina di regia, Valbuena e Ghezzal sulle fasce con Lacazette centravanti. PRIMO TEMPO Minuto 5, prima occasione per i giallorossi: destro di Nainggolan dal limite dell'area, il portiere vede la palla all'ultimo e riesce a respingere, Palmieri crossa dentro per Salah che in scivolata la prende con la mano. Segue un tiro alto di Salah sull'assist all'indietro di Dzeko. Ѐ una Roma propositiva, ma l'effetto dura poco. Alla prima offensiva dei padroni di casa, infatti, incassa gol: 8' di gioco, da una punizione regalata da Fazio nasce il vantaggio del Lione, firmato Diakhaby, che col sinistro trova la deviazione vincente da due passi dopo la spizzata di testa di Rafael. Non si arrendono però i giallorossi, che reagiscono e creano un'altra palla-gol: traversone di Salah, Dzeko salta fuori tempo, non schiaccia e manda sopra la traversa. Al 20' la Roma rimette tutto in equilibrio e segna una rete importantissima: Salah sfrutta l'incertezza difensiva di Diakhaby, che dopo aver fatto una cosa buona, l'1-0, ne fa una sbagliatissima e regala il pallone all'egiziano, freddo sotto porta e bravo a far passare il pallone col destro sotto le gambe di Lopes. Al 31' Dzeko fa velo per Salah, che la dà a Strootman, il tiro dell'olandese viene murato da Morel: solo angolo. Proprio sugli sviluppi di un corner arriva il secondo gol della Roma: cross di De Rossi per la testa di Fazio e 1-2. Risultato ribaltato, meritatamente. Cresce il Lione nel finale di primo tempo, una punizione di Valbuena finisce tra le braccia di Alisson. Roma avanti all'intervallo. SECONDO TEMPO Cambio per i francesi: dentro Jallet, fuori l'acciaccato Rafael. Ed è subito pareggio: al 2' Tolisso trova il 2-2 con un destro angolatissimo su cui Alisson non può arrivare. Difesa bucata con troppa facilità. Rispondono i giallorossi in contropiede con Strootman, conclusione di destro respinta da Lopes. Gonalons sbaglia il cambio di gioco, Dzeko ruba palla, ma il suo sinistro viene deviato in corner. Al 65' serve una bella parata del numero uno brasiliano per evitare il tris del Lione: il tiro sporcato di Gonalons è un pericolo scampato. Quattro minuti dopo, ancora un bell'intervento di Alisson, stavolta sul destro potente di Lacazette, lasciato troppo libero da De Rossi e Salah. Il portiere fa un altro miracolo sul destro a giro di Valbuena: troppi rischi adesso per la Roma. La partita è decisamente cambiata nella ripresa, i giallorossi soffrono e sembrano aver mollato, anche fisicamente. A un quarto d'ora dalla fine ecco il 3-2 del Lione, che era nell'aria: il fresco Fekir, subentrato, manda in bambola Fazio, Emerson e Juan Jesus, passa lui in mezzo a tre e infila un diagonale perfetto. Ha più gamba la formazione francese, Spalletti ricorre alla panchina solo quando mancano 8 minuti al 90', toglie uno stremato De Rossi per Paredes e Nainggolan per Perotti. La fascia da capitano va a Fazio. Manolas, già ammonito, viene graziato per un fallo sulla trequarti. Perotti appena entrato perde tre palloni e fa rimpiangere Radja. Il poker arriva al 2' di recupero, è il bomber Lacazette a disegnare di controbalzo una traiettoria pazzesca con la palla che si infila sotto il sette: 4-2. Altra batosta per la Roma, che torna a casa con un poker sulle spalle e la consapevolezza di dover cercare una rimonta al ritorno tra una settimana all'Olimpico.

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