Totti si riprende la Roma in Europa
C'è Totti nella Roma tutta rinnovata che domani sera scende in campo per il ritorno dei sedicesimi di Europa League con il Villarreal. Spalletti annuncia il turnover in virtù del 4-0 dell'andata, ma motiva le seconde linee chiedendo un'altra vittoria: «Sembra che si possa entrare in campo gestendo la situazione, ma non ha senso lesinare sullo 0-0 o fare un gioco che prevede di passare i 90 minuti. Non si gestisce niente, si va per vincere la partita e forzare i ritmi. La ricerca del successo deve essere un'abitudine. C'è il rischio di valutarla diversamente e non va fatto, perché l'analisi di una competizione del genere si fa con il doppio turno. Noi vogliamo fare la partita e lo faremo sia domani sera sia contro chiunque si metta sulla nostra strada, perché vogliamo andare al di là. Il clamore di un'italiana che è andata a vincere 4-0 deve essere una costante. Bisogna andare a pressare l'avversario alto fin da subito, se i miei giocatori non faranno così rimarrò deluso». Punta in alto, ma non fissa obiettivi: «Non so dove arriveremo. Non so quale strada faremo, cosa troveremo davanti a noi in questa competizione, ma so per certo che dalla nostra testa non uscirà alcun pensiero diverso da quello di rivivere serate importanti come quella di Vila-real. Si vuole far bene e fare risultati per far felici i tifosi». Evitare clamorose remuntade che la storia dimostra possibili: «Ricordo Milan-Deportivo, da 4-1 a 4-0. Noi cambieremo gli uomini in cambio, ma vogliamo evitare di seguire questi esempi. Anche perché quelli che giocheranno sono i vari Vermaelen, Juan Jesus, Paredes, Perotti, El Shaarawy, Mario Rui…. Ci vuole fantasia a chiamarle riserve. Due o tre ruoli devo valutarli bene, ma posso dirvi che Totti gioca, mentre Dzeko e Salah partiranno dalla panchina. E ci resteranno magari anche la prossima volta se chi va in campo domani fa meglio di loro». Una provocazione, più che altro. A far compagnia al tecnico giallorosso in sala stampa c'era Paredes, che a gennaio stava per salutare la Roma ma alla fine è rimasto, con un contratto in scadenza nel 2018: «Per fortuna sono rimasto, era la mia prima scelta. Sono stato molto tranquillo, come lo ero anche nell'estate scorsa. Del rinnovo ancora non ne ho parlato, ma sono tranquillo anche adesso, penso solo a giocare e a fare bene, voglio essere pronto per le opportunità che mi arriveranno in partita». Vietato sottovalutare l'avversario di domani: «Non ce lo possiamo permettere, dobbiamo vincere». Sull'ambizione di alzare la Coppa: «Magari, ma dobbiamo andare passo dopo passo, non possiamo pensare a vincerla senza averla ancora giocata».