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Stadio della Roma, altri trenta giorni di attesa

La Conferenza di Servizi dà il via libera alla proroga: è il termine ultimo, poi il Campodoglio non avrà più alibi

Fernando M. Magliaro
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Altri 30 giorni di attesa, poi, il 3 marzo, dovrà arrivare finalmente il sì o no al progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Lo ha deciso la Conferenza di Servizi, oggi, accogliendo la richiesta formulata dal Campidoglio per una sospensione dei lavori al fine di verificare alcuni documenti e predisporre la Convenzione urbanistica (il contratto fra i proponenti e il Comune). La Regione, però, ha fatto inserire a verbale che i 30 giorni di sospensione vengono concessi per le procedure urbanistiche, cioè per l'avvio del procedimento di adozione della variante urbanistica. Quindi, trascorsi questi 30 giorni, il Comune dovrà ripresentarsi in Conferenza con qualche documento scritto. Anche la querelle fra Campidoglio e Autorità di bacino del Tevere sembra essersi già risolta con quest'ultima che ha risposto (a brutto muso) al Comune ribadendo che l'area di Tor di Valle non presenta rischi di inondazione e che le stesse opere inserite nel progetto ridurrebbero drasticamente a zero qualunque rischio oggi esistente sull'area. Trenta giorni, solo trenta e poi alibi finiti.

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