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Spalletti ad Allegri: "Stavolta te le canto io"

Da sinistra Spalletti e Allegri

Erika Menghi
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Primo round scudetto tra Juventus e Roma tra i sorrisi e le battute dei rispettivi allenatori, amici nella vita ma nemici sul campo per la conquista di tre punti pesantissimi. Allegri dà del bravo attore a Spalletti, che ricambia con dolci parole: "Dice così perché non mi ha mai sentito cantare... Io di lui penso che è un grande amico e rimane tale, è una persona corretta, un grande allenatore. Sarebbe facile dire che ha grandi calciatori ed è facile vincere con i grandi calciatori, ma non è così, è il contrario: c'è da gestirli, da domarli. E lui ha vinto con piccoli e grandi calciatori, non c'è mai stata confusione. Poi è chiaro che se nel finale mette dentro Pjanic e Dybala è più semplice vincere le partite. Lui è il primo della classe, quindi si accettano anche le battute. Viene dalle mie zone, è un livornese di quelli veraci e sono tipi astuti per cui bisogna stare attenti". Da un toscano all'altro, da Trigoria a Vinovo: "Spalletti – ha detto il tecnico bianconero – come allenatore non discute. Ogni tanto è bravo anche a fare l'attore, e poi è molto simpatico, ho un buon rapporto con Luciano. In Toscana sono cresciuti tanti bravi allenatori: Fascetti, Sonetti, Agroppi, Lippi, Ulivieri. Sarà il dna". A proposito di amici e buoni rapporti, per Pjanic sarà sicuramente una gara speciale: "Sarà titolare – annuncia Allegri – ed è normale che i 5 anni passati a Roma renderanno la partita diversa dalle altre, però il ragazzo sta crescendo molto sul piano fisico e tecnico. Questo è importante per la Juventus. Domani giocherà una partita serena". E magari farà un salto nel ritiro dei giallorossi, come già successo a settembre nel pre-partita di Torino-Roma. Per Spalletti è sempre il benvenuto: "Ogni tanto me lo passano al telefono, mi fa vedere che c'era stima da parte sua. Avete provato di tutto per farci litigare, ma poi conta quello che è: l'ho fatto sentire importante e ho litigato con tutti per farlo giocare davanti alla difesa con De Rossi e dargli le chiavi della costruzione. Avevo un buonissimo rapporto con lui, ci ha dato delle soluzioni importantissime perché è un campionissimo. La nostra squadra è partita dalla qualità perché al centro c'era Pjanic e ci sarebbe ancora se fosse qui". Sarà invece Strootman il compagno di De Rossi davanti alla difesa, Salah sarà convocato e dovrebbe partire dalla panchina, così come uno tra Mandzukic e Dybala dall'altra parte: "Non svelo chi gioca con Higuain, ma il tridente è difficile", fa pretattica Allegri. Il duello più atteso è naturalmente tra il Pipita e Dzeko: "Scegliete voi chi prendere – ribatte Spalletti – a me va bene quell'altro. Edin si giocherà la classifica capocannonieri e questo dipenderà dal gioco della squadra. Se tra loro la sfida è in equilibrio e si è migliorato qualcosa in difesa, abbiamo delle buone possibilità". Se il pari starebbe stretto alla Juventus, alla Roma non dispiacerebbe poi tanto, ma la mentalità di partenza dev'esser orientata alla vittoria: "Se ci si mette tutti dietro poi si perde la partita. Anche noi siamo forti, dobbiamo cercare di misurarci e farci valere. Quello che deve essere il nostro obiettivo è trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima: se riusciremo a fare questo, avremo fatto sicuramente un grande lavoro. Perché questa è fondamentale, ma quella sarà definitiva". Guai a parlare di ultimo treno scudetto: "Ѐ finita non si dice mai. Ci può essere il momento in cui hai la possibilità di recuperare punti se tu sei bravissimo. Ci sarà una strada senza sbagliare e l'altra che permette un po' di gestione. I risultati sono tutto nell'esasperazione del nostro calcio, ti permettono di lavorare con l'entusiasmo addosso, cambiano totalmente la prospettiva del lavoro e noi vogliamo riuscire a dare più forza a quello che sarà il nostro futuro". Capitolo arbitro: "A noi tutti basta Orsato e gli altri assistenti che sono stati mandati: siamo stati trattati con i guanti bianchi, sono tutti internazionali. Lui è una garanzia. Poi il calcio è fatto di velocità, bisogna metterlo un po' a puntino il nuovo metodo VAR, però sono a favore". Idem per Allegri: "La tecnologia è molto importante, è un supporto per il calcio, ma deve essere usata solo su fatti, episodi oggettivi e non soggettivi".

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