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Europa League, Spalletti chiede conferme E su Strootman: "Ora mi aspetto di tutto"

Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti

Silvia Sfregola
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Da un lato una gara ininfluente ai fini della classifica ma importante per confermare i progressi, soprattutto sul piano mentale, visti nelle ultime settimane, dall'altro la rabbia per la squalifica di Strootman. Già qualificata ai sedicesimi di Europa League con tanto di primo posto, la Roma si appresta a sfidare l'Astra Giurgiu nell'ultimo impegno del gruppo ma a tenere banco è lo stop inflitto al centrocampista olandese per simulazione via prova tv. "C'è da aspettarsi di tutto, si può considerare qualsiasi cosa se questa è la lettura - commenta Luciano Spalletti con sarcasmo - Mi auguro che non venga squalificato Lulic altrimenti potrebbe arrivare anche la squalifica per Rudiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda...". La trattenuta di Cataldi ai danni di Strootman, per il tecnico giallorosso, non merita interpretazioni diverse: "Bisogna essere un pò seri, se questo episodio fosse avvenuto dentro l'area, allora era da valutare come rigore o come simulazione? È fallo e allora si sanzione come fallo, o non è fallo e si punisce la simulazione? Così si entra in una vastità di interpretazioni da cui diventa difficile uscirne". Il tecnico confida però nel ricorso: "Abbiamo una società preparata che ha portato in superficie tutte le verità del caso, ci sono delle riprese che fanno vedere come è andata la cosa e mi aspetto che venga valutata obiettivamente, al di là di quello che è il momento importante del campionato. Credo che questa situazioni disturbi anche le altre squadre - il riferimento a Milan e Juve, prossime due avversarie dei giallorossi - che si aspettano di giocare contro la Roma migliore per poter dimostrare di essere più forti". In Romania la Roma si presenta senza Manolas (trauma contusivo alla caviglia destra), De Rossi (infiammazione al tendine d'Achille sinistro), Rudiger (recupero programmato alla luce del lungo stop), Perotti e Fazio (risentimento muscolare al quadricipite sinistro per il primo, al flessore sinistro per il secondo) "ma contiamo di recuperarli tutti per lunedì", assicura Spalletti in vista della gara col Milan. Ci saranno invece dal primo minuto Vermaelen ("mi aspetto una buona prestazione, l'ho visto in condizione negli ultimi allenamenti") e Iturbe ("la partita di domani non è un esame ma un momento da sfruttare. Lui ha buonissime qualità"). Ma in generale Spalletti si aspetta risposte positive da tutti e in particolare "una crescita di mentalità: vogliamo diventare quelli che vanno in campo per vincere, deve essere questo il marchio di una squadra come la Roma. Quella di domani è una partita importante per mantenere una certa mentalità, anche perchè la testa fa la differenza e giocare male una partita crea incertezze in quella successiva. Dobbiamo essere una squadra che dà sempre il massimo in qualsiasi competizione, in qualsiasi partita, ogni volta che entra in campo". Potrebbe esserci spazio per Totti e sulla possibilità che il capitano giallorosso possa ancora eguagliare il record di gol di Piola (274 contro 250) e raggiungere Zanetti in termini di presenze in serie A (615 contro 608) già in questa stagione, l'augurio di Spalletti è che ce la faccia "anche perché non si sa per quanto continuerà a giocare. Per quello che ha fatto vedere, dipende da lui anche se, soprattutto per quanto riguarda i gol, il gap è ampio e non sarà facile". In conferenza stampa anche Bruno Peres, convinto che la squadra darà a Spalletti le conferme che chiede. "La nostra mentalità è quella che si è vista nelle ultime partite, una mentalità vincente - sottolinea il brasiliano - La squadra sta cambiando atteggiamento, sta crescendo e deve essere così anche domani e contro il Milan. La partita con la Juve? Quando sono arrivato qui, ho detto che ero stufo di vederla vincere. Sarà una battaglia importante e dovremo lavorare tanto per arrivare bene a questa gara". Poi una battuta sui tifosi giallorossi: "Abbiamo bisogno di loro ma sono sempre al nostro fianco, sono una forza in più. Anche se al derby non c'era la nostra curva, abbiamo sentito il loro affetto e la loro forza".

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