SERIE A

Luciano Spalletti vuole una Roma senza il "vizietto"

Erika Menghi

«Si dice che al tempo non c'è retromarcia ed è la verità», il consiglio di Spalletti è di guardare avanti, al futuro, che si chiama Europa League: battere il Viktoria Plzen significa qualificarsi ai sedicesimi di finale. Gli errori di Bergamo vanno lasciati alle spalle, ma custoditi, per evitare di ricaderci, un’altra volta: «La squadra ha fatto vedere di non aver perso il vizietto, c'è da lavorare in modo serio e profondo per mettere a posto la difficoltà che ogni tanto ci capitano. Si parlava di contratti la settimana scorsa, ma si è capito che non è il momento di pensare a queste cose, bisogna piuttosto parlare dell'impegno per sistemare alcuni problemi. Ci sono ricadute che a volte paghiamo a carissimo prezzo, ma c'è disponibilità e attenzione per quanto riguarda il futuro della Roma e la volontà di far bene. Sono tutti dispiaciuti e amareggiati, c’è stata una brutta sconfitta ma non c’è nessun caos». Nemmeno il diverbio tra Nainggolan e Domenichini a Bergamo avrebbe scosso lo spogliatoio giallorosso: «È un episodio tattico, c'erano state sostituzioni e si può invertire la posizione, ma cose banali per il fine che ci poteva capitare. Chiaro che se chi è a bordo campo ha la volontà di raddoppiare le difficoltà raccontando bugie, che hanno le gambe corte, non ti resta niente da dire. A noi va bene così, si vuol passare sopra a questo risultato e sopra a quello che è capitato nel secondo tempo. Lavoreremo per migliorare. È una bugia anche quanto detto il giorno dopo, della riunione. Una bugia totale. Non è il tempo di parlarne in una partita internazionale, parliamone sabato di quello che uno dice e non dice. Quando c'è il topo che riporta delle cose, perché le dice? Perché mi parli male di un compagno di squadra? Perché ha vantaggi. Sicuramente queste cose non le ha riportate né Nainggolan, né Manolas. Fazio non lo vedo mai citato, è perfetto. A noi interessa il problema. Di Fazio non possiamo fare a meno, si prendono tutte cose senza mettere in evidenza cose che lo meritano. Fazio merita un articolo, se non sapete che scrivere». L’argentino ha già la maglia cucita addosso per domani sera. Il belga, presente in conferenza stampa con Spalletti al fianco, ha detto la sua: «Tatticamente non c'era niente da dire, è stata scritta una storia inventata totalmente al contrario. Quello che è successo ci riguarda nello spogliatoio, a volte si scrive troppo velocemente». A volte si dice invece troppo presto di poter agguantare la fortissima Juve, poi ci si rimangia tutto. L’allenatore toscano è ancora sicuro di potercela fare: «Sono convinto di fare il massimo di quello che ho davanti. Se uno dice che la Juventus è più forte non ci crede, noi tentiamo di vincerle tutte, di raggiungere il massimo finché non c'è la matematica che te lo vieta. Si guarda avanti, si vuol migliorare, perdere il vizietto. Ora pensiamo all’Europa, la squadra deve volere quando si può e domani possiamo avere la chance di centrare la qualificazione. Possiamo sfruttarla, ma è una partita da sudare». E se c’è da giocare sporco la Roma non sempre è capace: «Se fai la lotta bruci la qualità, noi abbiamo più qualità nella tecnica, nella velocità, nell'estro e si perde un po' delle altre caratteristiche. Bisogna comandare la partita. Sono tutti importanti gli obiettivi. Sono tutte importanti le partite, soprattutto i successi vengono determinati da una serie di prestazioni, questa è una di quelle partite che dobbiamo vincere, tentare di vincere. Abbiamo perso tre punti importanti in classifica e vogliamo risalire il prima possibile. Le possibilità, il tempo sono ancora lì, si lavora in maniera tranquilla e serena per riuscire ad avere il meglio». Anche da chi, come Strootman, non è ancora al top della condizione: «È normale, lo sapevamo noi e anche voi, non c'era da aspettarsi che fosse subito lo Strootman che conosciamo. A volte l'ho visto un po' lento nel pensiero, nell'anticipazione delle cose, nella lettura. Muscolarmente ha fatto un lavoro eccezionale, come corsa è quello che ha fatto di più. Se uno non fa metri è chiaro che sulla palla non ci arriva, se fa metri e la legge in modo sbagliato, è facile da invertire, è più difficile fare 13 km partendo da 7. Domani secondo me è una partita che può giocare, lo valuterò». Totti è out, «Vermaelen ha fatto il primo allenamento con il gruppo, il risultato è stato positivo e siamo molto soddisfatti». Nainggolan, che dovrebbe essere regolarmente al suo posto, ha parlato anche del rinnovo di contratto: «Sono in sintonia con la società, ho fatto la scelta di restare qui e sono contento di esserci. Voglio restare perché altrimenti avrei scelto diversamente prima. Non sto parlando con il club, ma in questo momento sono sereno e idem loro». Non è il momento di mettere la firma su un futuro che in primis la Roma deve scrivere, in Europa prima e in campionato poi.