Miglior studio sulla teleriabilitazione: l'IRCCS San Raffaele vince il premio “Lamberto Piron” al XXII Congresso Nazionale S.I.R.N.
Prof. Marco Franceschini, Direttore del Laboratorio di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell'IRCCS San Raffaele e docente di “Traumatologia e riabilitazione dell'apparato locomotore” dell'Università Telematica San Raffaele Roma
Il premio “Lamberto Piron” come migliore studio sulla teleriabilitazione è stato consegnato al gruppo di ricercatori guidato dal Prof. Marco Franceschini, Direttore del Laboratorio di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’IRCCS San Raffaele e docente di “Traumatologia e riabilitazione dell'apparato locomotore” dell’Università Telematica San Raffaele Roma, a margine del XXII Congresso Nazionale S.I.R.N. - la Società Italiana di Riabilitazione Neurologica, che si è tenuto a Riva del Garda tra il 16 e il18 aprile 2023.
Si tratta di uno studio randomizzato controllato multicentrico sulla teleriabilitazione della stabilità posturale nelle persone con malattia di Parkinson, rispetto alla riabilitazione convenzionale a domicilio, che fa parte del progetto della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione dal titolo “Sviluppo e implementazione di un Network Italiano di Teleneuroriabilitazione per la continuità assistenziale” che ha coinvolto sei Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e ben 97 pazienti.
“I risultati presentati alla S.I.R.N. 2023 hanno mostrato che la teleriabilitazione basata sulla realtà virtuale non immersiva è fattibile e migliora l'equilibrio statico e dinamico” spiega il Prof. Franceschini. “I pazienti che hanno condotto teleriabilitazione dell’equilibrio attraverso la realtà virtuale non immersiva hanno infatti mostrato un maggior miglioramento della loro capacità di mantenere l’equilibrio (valutata con il mini-Balance Evaluation Systems Test) e della performance del cammino rispetto al gruppo di controllo. Un'alternativa ragionevolmente valida per ridurre l'instabilità posturale nelle persone con malattia di Parkinson che fa ben sperare in un potenziamento dei percorsi di neuroribialitazione” conclude il neurologo.