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Ecco il carciofo, re dei piatti primaverili

Valentina Conti
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Ladispoli lo ha festeggiato domenica scorsa, nel giorno dedicato alla Mamma. Signore dell’orto dalle origini antiche, molto utilizzato e apprezzato in cucina: ecco Sua Maestà il carciofo. Il nostro Paese ne è il primo produttore e consumatore al mondo. La varietà di carciofi si distingue in spinosi ed inermi o senza spine, ed è relativa alla loro stagionalità, che avviene tra inizio ottobre, detti autunnali o precoci, fino a fine maggio, detti primaverili o tardivi. Dal violetto di Sicilia, che ha diversi nomi in base al luogo di produzione nell’isola e viene raccolto nelle ultime giornate di novembre, per protrarsi fino alla fine di maggio, arrivando al romanesco (quello vero proviene dal Lazio, ma da alcuni anni il seme del romanesco laziale è stato trapiantato pure in altre zone italiane del centro sud, aumentando così le sue varietà). E’ composto soprattutto di acqua, che corrisponde ad oltre il 90% del peso della parte commestibile; difatti il suo apporto calorico è parecchio basso: 100 grammi di parte edibile corrispondono a sole 22 calorie.
È una verdura che si presta a tantissime ricette, e che può essere cucinata in milioni di modi. I carciofi sono deliziosi, senza dubbio, fritti, in pastella, al forno, o protagonisti di piatti da leccarsi i baffi, come pastasciutte, risotti, contorni e tanto altro ancora. Inoltre, il loro gusto può essere esaltato da numerosissime erbe e spezie (prezzemolo, menta e via discorrendo) e abbinato a svariati ingredienti, dai gamberi ai salumi. Una curiosità: l’acqua di cottura non dovremmo mai buttarla. Questa, infatti, ha straordinarie proprietà detox e contiene vitamine, sali minerali ed altre preziose sostanze. Il carciofo è, non a caso, considerato anche un ottimo rimedio fitoterapico per depurare il fegato e migliorare la digestione. Insomma, l’acqua di carciofo è un vero e proprio toccasana depurativo a costo zero. 
Come si procede? Va usato l’ortaggio nella sua interezza, ben lavato, pulito dalle foglie più esterne e privato della parte più dura del gambo. Sulle proprietà di questo ortaggio, del resto, potremmo dissertare non poco: stimola la diuresi grazie alla presenza di potassio e cinarina, per cui è importante per la depurazione renale, per abbassare la pressione sanguigna e, consiglio in rosa, per contrastare la cellulite. L’infuso preparato con le foglie, in particolare, è l’ideale per eliminare le tossine, il sapore è molto amaro ma ne vale sicuramente la pena. I carciofi, poi, sono ricchi di inulina, un polisaccaride che non viene utilizzato dall’organismo per la produzione di energia, e migliora il controllo della glicemia nei diabetici. Non da ultimo, il carciofo contiene ferro. Anche se, come noto, il ferro di origine vegetale è meno facilmente assimilabile rispetto a quello presente negli alimenti di origine animale.
 

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